(RidingEasy Records, 2015)
1. Cursing The One
2. We Will Burn
3. Nuclear Death
4. Died a Million Times
5. The Cosmic Silence
6. Vaenir
La RidingEasy è una label con un un’idea precisa: produrre metal dalle radici doom / stoner e con chiari riferimenti alla cultura hard anni settanta. I Monolord potrebbero essere i rappresentanti perfetti di questa attitudine, se non fosse che la loro idea di musica è ancora troppo acerba.
Il trio svedese in questo loro secondo full-legth intitolato Vænir suonano a ritmi lenti e con distorsioni dilatate, puntando più sull’impatto sonoro che sulla fantasia. I loro riff stoner un po’ troppo prevedibili sono supportati dalla voce space del cantante e chitarrista Thomas Jäger, che dà un ulteriore tocco psych alla già persistente psichedelia che pervade la tracklist e che è in assoluto la componente migliore dell’album.
Le sei tracce che compongono questa opera sembrano state scolpite dallo stesso identico blocco di marmo, risultando monolitiche e dando veramente pochissimo spazio ad altre contaminazioni, rischiando però così di diventare fin troppo ridondanti. “Vænir” ad esempio è un pezzo di sedici minuti esageratamente prolisso, che con le sue lungaggini alza in modo preoccupante la lancetta della noia, mentre in metraggi medi come quelli di “We Will Burn” e della ben eseguita “Died a Million Times” i Monolord riescono ad esprimersi al meglio, inserendo anche una venatura sludgy che arricchisce sapientemente il pezzo.
Non siamo assolutamente davanti ad una bocciatura e crediamo che i Monolord, supportati dalla brava RidingEasy, potrebbero stupirci in futuro; per ora con Vænir non convincono e rimangono una band consigliabile solo agli amanti del genere.
6.0