Negli ultimi anni si è fatto un gran parlare di commistioni, ricerche e sperimentazioni sonore vicine al noise e magari legate a doppio filo con partiture tipicamente black metal, in particolare molte realtà ancorate a questo genere hanno allargato il proprio campo di ricerca verso lidi inusuali o non propriamente ortodossi. In questo senso i progetti che fanno capo all’olandese Mories hanno raggiunto un’evoluzione compositiva e un’intensità davvero invidiabili: nonostante una quantità di uscite annuali vicina alla doppia cifra, tutti i suoi lavori usciti quest’anno mostrano una maturazione difficilmente superabile e una consapevolezza dei propri mezzi solitamente riservata ad artisti molto più navigati. Con la scusa della nostra recente recensione di Ancient Paths Through Timeless Voids di Cloak Of Altering abbiamo avuto modo di porre qualche domanda alla mente del progetto cercando di dare una panoramica esauriente di tutta la sua attività di compositore, parlando quindi anche di Gnaw Their Tongues e De Magia Veterum, ma anche del più recente (ed interessante) Seirom oltre che delle tematiche con cui egli preferisce confrontarsi e dei sentimenti da cui trae ispirazione per scrivere musica. Senza anticipare null’altro lasciamo che siano direttamente le parole di Mories ad illuminare su alcune delle realtà più interessanti degli ultimi tempi.
Ciao, benvenuto su Grindontheroad Webzine! Gnaw Their Tongues è cresciuto tantissimo negli ultimi tre anni: da un progetto sperimentale harsh/noise è diventato più strutturato in qualche modo, con grandi influenze e passaggi tipici del black metal, uniti ad una forte vena apocalittica ed orchestrale. E’ stato questo un cambiamento previsto, o è nato spontaneamente dai tuoi ascolti musicali (che magari sono cambiati nel tempo)?
Penso che sia da sempre un progetto metal e ben strutturato, secondo me la gente lo etichetta come noise a causa del tipo di produzione che ho scelto. Voglio che la mia musica suoni sporca e sudicia, ma voglio anche che suoni anche come nessun altro. Il black metal è sempre stata una mia grande influenza, anche più del noise o dell’industrial. Per gli ultimi album ho provato a lasciar fare tutto il lavoro alle note invece che alle distorsioni, ed è stata una scelta consapevole.
Sei coinvolto in tantissimi progetti con stili e influenze diverse, ma tutti sono one man band. Puoi spiegarci come mai? Preferisci lavorare da solo o pensi che lavorare con qualcun altro possa snaturare il processo di composizione?
Preferisco lavorare per conto mio. Sono molto testardo e non è facile lavorare con me, per questo preferisco lavorare da solo. Inoltre mi stanco presto dell’ego delle altre persone, il mio è troppo grande 😉 Il fatto che ci siano diversi stili penso sia il mio lasciar fuoriuscire “fantasie” musicali; sono molto stimolato da diversi stili musicali e voglio creare un sacco di musica diversa.
Ancora, sei la mente di moltissimi progetti (e probabilmente alcuni di questi non li conosco nemmeno, n.d.r.), quanto tempo la musica occupa nella tua vita? Non so se hai dei termini contrattuali con le etichette che producono i tuoi dischi, ma ogni anno assistiamo a tantissime uscite in cui sei coinvolto; non pensi che produrre così tanta musica in questo modo possa diventare una specie di lavoro a tempo pieno?
I soldi non c’entrano nella musica che faccio, per questo non sarà mai un lavoro a tempo pieno. Devo comunque sempre lavorare oltre che fare musica. Vorrei che lo fosse in ogni caso. Negli ultimi tempi ho rallentato molto, ho rifiutato molte richieste per split / compilation o altre releases, inoltre alcuni dei miei progetti sono in pausa. Me la sto prendendo tranquilla ora, non registro qualcosa ogni notte. Non ho più il bisogno di registrare musica ogni notte.
In ogni canzone ci sono tante diverse componenti, da partiture di batteria e chitarra a loop vari e cantato in scream, da dove nasce una canzone? In L’Arrivèe de la Terne Mort Triomphante sembra siano le parti più orchestrali le basi, ma ovviamente non tutti i tuoi progetti sono in questo modo, quindi da dove parte la crescita di un brano fino alla sua forma finale?
In verità non c’è alcun tipo di partitura fissa: tento diverse strade per arrivare a qualcosa di compiuto. Penso che questo modo di lavorare sia il più interessante: una canzone può partire da una linea di basso, da un sample, da un’idea astratta o da qualcosa che trovo online. Continuo a costruirne porzioni finché non suona in maniera ottimale alle mie orecchie.
Che emozioni vuoi comunicare (se questo è il tuo obiettivo) con la tua musica? Una profonda vena orrorifica, così come un lato più malinconico (in Seirom per esempio) o ancora una stupefacente violenza sonora (si pensi a Cloak Of Altering) sono presenti nei tuoi lavori; io penso che la musica debba rappresentare le emozioni di chi la scrive, come riesci a gestire tutte questi aspetti in una sola persona?
Non lo so, penso sia perché sono così. Penso mi piacciano l’intensità, la gestualità e il senso del drammatico in ogni cosa che faccio. Specialmente nella musica. Voglio che la mia musica ti strappi la testa e ti squarci il cuore.
Il black metal sembra essere una delle tue più grandi influenze attraverso la tua carriera, c’è qualche band o disco in particolare a cui sei legato? Per quanto riguarda gli ultimi album a nome Gnaw Their Tongues sembra che ci sia anche molta musica classica nei tuoi ascolti, ne sei un assiduo ascoltatore tutt’ora?
Ascolto un sacco di musica diversa, compresa la musica classica. Tendo a preferire avantgarde e musica classica moderna, infatti l’ultimo disco Gnaw Their Tongues è stato influenzato tantissimo dalla musica classica. Io comunque sono cresciuto col metal, Iron Maiden, Slayer, Venom e tutti i classici degli eighties. Alla fine degli anni ’80 mi addentrai nel black metal e non sono mai tornato indietro.
Per quanto riguarda Seirom: seiromistkrieg è stata una delle migliori uscite del 2011 e 1973è sulla stessa strada per quanto riguarda quest’anno; entrambi mostrano una specie di atmosfera naturalistica con sentimenti più umani e quasi felici rispetto ai più profondi aspetti della vita e della natura stessa, ma sempre con partiture pesanti e rumorose filtrate attraverso una produzione molto “low tuned”. È Seirom una via per evadere dagli aspetti negativi della vita, o è la stessa cosa ma vista tramite occhi diversi (l’altro lato della medaglia)?
Hai assolutamente ragione. Sono andato a braccetto con la negatività in quasi tutto il mio comporre musica, ma Seirom è l’opposto. Nessun sentimento negativo, ma solo amore e bellezza; suona comunque “noisy” perché mi piacciono certi tipi di sonorità (il rumore delle tapes, il crepitio, ecc). Avevo bisogno di fare qualcosa di diverso, il comporre musica così negativa per così tanto tempo mi ha prosciugato di ogni energia. Penso di avere bisogno di entrambi: negatività e positività.
Sempre su Seirom, in questo progetto un nascosto aspetto “ambient” emerge pienamente, apprezzi questo tipo di musica? Non solo dark ambient magari, ma anche qualcosa relativo alla psichedelia e alla kosmische music (Tangerine Dream o Popol Vuh, per dire).
Conosco la kosmische music (o kraut rock, n.d.r.) ma la trovo meno interessante negli ultimi tempi. Per quanto riguarda Seirom penso di aver mirato a suoni potenti ma onirici ed eterei, probabilmente Sigur Ròs, My Bloody Valentine, Slowdive, filtrati attraverso il mio modo di fare musica, ma ci sono anche cose in 1973 che non hanno niente a che fare con altri gruppi. Per quest’uscita mi sono ispirato a precise emozioni come melanconia, amore e meraviglia.
Ho letto altrove che tu stesso disegni gli artwork delle tue uscite, quanto è importante il lato estetico della musica per te? Nonostante siano alquanto differenti gli uni dagli altri, i tuoi artwork sembrano perfetti per la musica che devono evocare e a cui rimandano, mentre componi ti figuri mentalmente anche qualcosa di “visivo”?
Sono abbastanza “visivo” nella mia mente, ricevo certe emozioni da certi tipi di materiali visivi ed è per questo che quando faccio le mie copertine esse rispecchiano la musica. E, sì, quasi sempre mi configuro immagini mentali mentre compongo musica, talvolta capita anche che queste immagini siano complete anche prima che la musica sia finita.
Gnaw Their Tongues è un nome tratto dalla Bibbia, in particolare dall’Apocalisse nel Nuovo Testamento, da dove vengono i nomi degli altri tuoi progetti? Ti interessi di tematiche a sfondo religioso o preferisci un modo di pensare più nichilista e filosofico? E, infine, quali sono i temi che preferisci trattare nei tuoi testi?
Io non sono religioso, sono ateo, ma mi interesso di tematiche a sfondo religioso. Con Gnaw Their Tongues mi concentro su eventi reali, orrori tangibili ma anche temi religiosi; con De Magia Veterum (nome che deriva da un brani dei Necromantia, ma anche da un libro a tema occulto) preferisco temi filosofici, storici e religiosi; con Aderlating (monicker che deriva da un brano degli stessi Gnaw Their Tongues) mi focalizzo sull’occulto e su un’immaginario horror, mentre Cloak Of Altering parla di bizzarri temi sci/fi, ma anche di occulto. In generale tutti i progetti si accavallano, anche se ora Gnaw Their Tongues e De Magia Veterum sono in pausa.
Cloak Of Altering ha appena rilasciato il suo secondo full length e penso che Ancient Paths Through Timeless Voids sia un grosso passo in avanti sia nella produzione che in quanto a violenza, mescolando ottimamente i vecchi Emperor, un po’ di industrial e il classico stile delle tue vecchie uscite. È cambiato qualcosa da The Night Comes Illuminated With Death?
Con The Night Comes… ho voluto omaggiare il black metal sinfonico dei primi anni ’90 (come gli Emperor), con Ancient Paths… (che è stato completato a Gennaio 2012) mi sono spostato più sul lato industrial e avantgarde del black metal degli anni novanta (come Dødheimsgard, Fleuerty, ecc). Ho appena finito anche il terzo album a nome Cloak Of Altering che è ancora più “elettronico” di Ancient Paths… e uscirà in quantità limitata con un ottimo artwork.
Dal tuo punto di vista quali sono le caratteristiche principali che distinguono i tuoi progetti gli uni dagli altri?
De Magia Veterum: basato su chitarre black metal; Aderlating su drone e noise; Gnaw Their Tongues su basso, sperimentazione ed orchestrazioni; Cloak Of Altering industrial black metal e Seirom un “gaze felice”.
Per concludere, hai messo sul tuo bandcamp alcune delle tue uscite in free download (seiromistkrieg e Forest ep di Seirom, In Conspectu Divinae Majestatis di De Magia Veterum per esempio) e l’ultima uscita targata Cloak Of Altering è solamente in formato digitale per ora. Cosa ne pensi dell’uso di internet per chi fa musica e chi la ascolta?
Penso sia ottimo, nessuno ormai compra più musica. Non sono un idolo, voglio che la gente possa sentire la mia musica, così la metto online o la rendo disponibile liberamente.
Il tempo a nostra disposizione è finito, grazie ancora per il tuo tempo e continua a produrre musica di questa qualità!
Grazie a te!