In occasione della tappa bolognese del Deathcrusher Tour abbiamo avuto l’opportunità di intervistare Trevor Peres, chitarrista dei leggendari Obituary, una band che non ha certo bisogno di presentazioni. Abbiamo chiacchierato amabilmente di tutto: Trevor si è dimostrato decisamente cordiale e disponibile. Inutile dire che poco dopo gli Obituary ci hanno deliziato con un signor concerto.
Ciao Trevor e benvenuto sulle pagine di Grind On The Road. Per noi è un grande onore intervistarti. Pronti per stasera?
Trevor Peres: Ciao e grazie a voi! Sì, assolutamente! Prontissimi!
Avete già suonato a Bologna, vero?
Sì certo, abbiamo già suonato qui tre o quattro volte, proprio in questo club. Poi abbiamo suonato anche un paio di volte al Gods Of Metal.
Come sta procedendo questo Deathcrusher Tour?
Sta andando veramente bene. È fantastico, siamo tutti molto soddisfatti. Poi è bellissimo vedere tutti i club pienissimi di gente ogni sera per vedere noi e gli altri!
Praticamente siete i Big 4 del metal estremo.
Sì, mi piace! Ci sta!
Vi state divertendo con le altre band? Qual è la più folle?
Forse il più pazzo sono io qua dentro! Di sicuro! [risate, NdR]. Ovviamente siamo amici da tanto tempo con i Carcass e i Napalm Death, più o meno da 25 anni. Abbiamo iniziato nello stesso periodo. Il primo tour l’abbiamo fatto insieme nel 1992. Ci stiamo divertendo un mondo.
Come si sentono i trentuno anni di carriera?
Cavolo, già trentuno? Però il nostro primo album è uscito nel 1989 quindi 26. Però sì, abbiamo iniziato quando ci chiamavamo Xecutioner. Già trentun’anni sono passati!
Quanto è diverso andare in tour adesso rispetto al passato?
Ma guarda, è più o meno uguale. Ovviamente sono più vecchio e i miei dopo-sbornia durano più a lungo, ma tanto io sono matto [risate, NdR]. Però sì, è praticamente uguale direi.
Bene adesso parliamo un momento del vostro ultimo album Inked in Blood. Avete usato il crowdfunding. Lo userete per il futuro?
Sì, esattamente, però non penso che useremo di nuovo questo metodo, sai. È un sacco di lavoro. E dobbiamo anche preparare tutti i pacchi di maglie e cd da spedire. Migliaia di ordini diversi! Però è molto figo ed eravamo curiosi di usare il crowdfunding. Non avevamo bisogno di farlo perché abbiamo un contratto discografico e loro ci danno i soldi per fare un album, ma appunto volevamo fare qualcosa di diverso ed è stato bello e i fan hanno molto apprezzato questa nostra idea.
Secondo te questo metodo potrebbe essere uno dei futuri possibili dell’industria discografica? Molto band famose come i Protest The Hero lo stanno usando con successo.
Certo! Assolutamente! Soprattutto per i ragazzi giovani che iniziano a suonare in un gruppo potrebbe essere un’opzione molto valida. Perché non c’è bisogno di un contratto adesso, con internet, con il digitale, si può fare tutto. È molto facile fare tutto questo. Certo se non hai una casa discografica alle spalle devi fare tutto da solo e c’è molto lavoro da fare. Però sì, è una strada possibile.
Ti piacciono i sottogeneri del death metal?
Sì, non sono male, anche se non ascolto più di tanto il metal adesso. Di solito ascolto i classici come Slayer, Metallica, Rainbow, etc. Però sì, tutti quei sottogeneri hanno delle caratteristiche che non mi dispiacciono.
Quindi che musica ascolti al di fuori del metal?
Mi piace molto il southern rock, ad esempio Lynard Skynard, ZZ Top o AC/DC. Tutto il rock classico e anche il rock’n’roll. Quando ero giovane ero solito ascoltare l’alternative. Adoravo i The Cure e li ascoltavo tantissimo. Roba buona!
Conosci qualche band italiana?
Onestamente non sono molto familiare con le band italiane, però mi piacciono molto le colonne sonore dei film horror che fa un gruppo italiano di cui non ricordo il nome ora come ora [probabilmente intendeva i Goblin… NdR]. Comunque di metal ascolto davvero pochissime band di nicchia. Sono pessimo [risate, NdR].
Quest’anno è il venticinquesimo anniversario di Cause Of Death. Farete qualcosa entro la fine dell’anno?
Non ci avevamo proprio pensato. Non ce ne siamo accorti. Venticinque anni, cavolo. Però forse adesso faremo qualcosa.
Ti piace collezionare cd o vinili?
Quando ero giovane sì, adesso meno. Un giorno un ladro face irruzione in casa mia e mi rubò tutti gli album che avevo. Anche le copie originali dei nostri cd degli Obituary. Ero veramente triste. Ha preso anche le versioni giapponesi. Tutte prese, cavolo. Adesso però con Google Play o iTunes è davvero semplice comprare un album. Poi è velocissimo e facilissimo. Quanto costa? Dieci dollari, lo compro e fine. Spesso ci capita anche qui in tour di comprare un album online e lo mettiamo subito nello stereo. Comunque per i collezionisti il nostro ultimo album ha un package strepitoso in rilievo e il sangue è lucido. Davvero molto bello, anche il vinile. Terry invece è un collezionista. Ha tipo 3 o 4 mila vinili a casa. Gli piace proprio tanto comprare i vinili e anche durante i tour li compra.
State pensando di registrare un nuovo album?
Non abbiamo ancora iniziato a scrivere qualcosa di nuovo, ma abbiamo delle canzoni che abbiamo scritto con Inked In Blood e faremo un EP con quelle. Poi un’altra cosa ancora non sicura al 100%, ovvero gli ultimi due album della Candelight Records, li rimasterizzeremo perché il contratto con loro è finito. Poi quegli album non sono stati per niente pubblicizzati ed è un peccato e faremo un package completo di tutto con l’EP. Per scrivere un vero e proprio album l’ultima volta ci abbiamo messo quattro anni e vogliamo che il prossimo sia un vero capolavoro. Niente fretta.
Adesso una brutta domanda: vorrei il tuo parere su ciò che è successo a Parigi pochi giorni fa.
Ah, orribile e terribile, cazzo, merda, vaffanculo! [in italiano, NdR] Le persone sono pazze, senza alcun motivo! Perché una versione estrema della religione uccide altre persone? Non capisco! La religione dovrebbe essere pacifica. Loro sono il male, basta. Bisogna cancellarli dalla faccia della terra quelli dell’Isis. L’Isis è il male.
Tornando ad argomenti più leggeri avete visitato Bologna? Spero tornerete qui in futuro!
Purtroppo no, oggi abbiamo lavorato tutto il giorno. Ma assolutamente torneremo, poi mia moglie è sarda, di Sassari! C’è una bella squadra di basket, la Dinamo Sassari, hanno vinto lo scudetto, incredibile!
Ironia della sorte, ieri sera si è giocata Virtus Bologna vs Dinamo Sassari, ma ha vinto la Virtus.
Non lo sapevo! Buon per voi [risate, NdR].
Grazie ancora per la bella chiacchierata, Trevor! Spero ci rivedremo presto!
Alla grande! Molto volentieri, grazie a te per la chiacchierata! Ci vediamo dopo, durante il nostro show! Ti piacerà tanto, siamo una bomba live!