Relapse Records (2009)
1. Anticosmic Overload ; 2. Choir Of Spirits ; 3. Universe Momentum ; 4. Incarnated ; 5. Orbital Elements ; 6. Desolate Spheres ; 7. Infinite Rotation ; 8. Noospheres ; 9. Cosmogenesis ; 10. Centric Flow
L’anno scorso, a stravolgere la scena death metal, in un ipotetico punto di contatto tra il death comunemente (e grossolanamente) inteso come “brutal” e il “tecnico”, ci pensarono i Decrepit Birth, con l’assurdo capolavoro <i>Diminishing Between Worlds. Quest’anno, a smuovere alla grande la scena death, soprattutto dal punto di vista del “death tecnico”, ci pensano gli Obscura, col nuovo Cosmogenesis. E, per stuzzicare un po’ l’eventuale annoiato lettore che non li conoscesse, cominciamo con le dichiarazioni pesanti: quest’album è il figlio più diretto e legittimo di quell’incompreso capolavoro senza tempo che risponde al nome di Spheres, dai maestri olandesi che quest’anno tanto ci hanno deluso, i Pestilence. Se quest’album non ha preso un bel 9, è solo perché è di poco inferiore all’ultimo album dei Decrepit Birth, dal punto di vista qualitativo e innovativo. Ma poco importa il voto, davanti ad un lavoro del genere.
Ciò che rende spettacolare quest’album è senza dubbio il songwriting si estrema qualità, espresso nel migliore dei modi: il principale compositore Steffen Kummerer s’è circondato di menti e musicisti di elevatissimo livello. Due volti noti sono quelli di Muentzer e Grossman, ex membri dei Necrophagist. La star, invece, è quel Jeroen Paul Thesseling, che, col suo fretless bass, rese unico e irripetibile il già citato Spheres. E’ lui il punto di contatto con quel capolavoro del ’93, l’elemento inconfondibile che emerge da tutte le tracce di questo gioiello death metal.
Premete Play, e gli Obscura si abbatteranno su di voi come un ciclone: l’opener Anticosmic Overload si presenta subito come uno dei pezzi migliori dell’album, che fin da subito mette in chiaro molte delle influenze del gruppo: i già citati Pestilence e Necrophagist hanno dato molte idee, ma anche le idee di mostri sacri del genere come Death o Atheist sono state ri-plasmate con estrema abilità dai quattro compositori, per un risultato davvero fuori dal comune e degno di nota. Si prosegue con Choir Of Spirit con le sue citazioni dei Cynic, presenti anche in altri pezzi, come la splendida Noospheres; poi, dopo un’altra splendida e multiforme mazzata come <i>Universe Momentum, arriva Incarnated: se volete un pezzo principe dell’intero lotto, questo brano è tra i primi candidati per il sottoscritto. Un brano dalle infinite sfumature, dal contenuto tecnico altissimo ma senza risultare sterile, senza sfoggi di tecnica fini a sé stessi. Lo stesso contributo di Thesseling, superlativo in tutto il disco, non risulta mai eccessivo o in primo piano: dopo un paio di ascolti distinguerete quasi a memoria le sue linee di basso, ma questi “virtuosismi” non prenderanno mai il primo piano del palcoscenico.
Si potrebbe andare avanti a descrivere ogni singolo pezzo, ma avrebbe ben poco senso: nella tracklist di <i>Cosmogenesis non si trova un solo pezzo brutto. Quest’album farà la gioia di tanti, tanti deathsters, soprattutto gli amanti delle varie formazioni citate nella recensione. Se proprio gli vogliamo trovare qualche lato negativo, è la parziale “chiusura” verso un certo tipo di pubblico: sicuramente la chiarezza e la magnificenza della tecnica sono privilegiate dalla produzione, limpida e cristallina; questo però, è innegabile, fa perdere parte della cattiveria tipicamente “death” all’album, rendendolo potenzialmente indigesto a chi nel death metal vuole soprattutto trovare un sound brutale. La grandezza dei Decrepit Birth stava proprio nel coniugare tutti gli aspetti principali del death.
Sono comunque particolari da poco: anche se magari non sono riusciti a creare una vera e propria “pietra miliare”, gli Obscura si son fatti notare con un album davvero sopra le righe, attirando le attenzioni di fans e addetti ai lavori, e regalandoci uno degli episodi death più belli, originali e freschi di questa prima parte dell’anno. Applausi scroscianti per loro.
Voto: 8