(Massacre Records, 2008)
1. Black Clouds
2. Misfits With A Machinegun
3. Saint Lucifer
4. Cursed By The Knife
5. ADate With Suicide
6. Death Makes It All Go Away
7. Dominator Of The Flesh
8. Bonebreaker Propaganda
9. Make Them Die Slowly
10. The Frisco Reaper
11. Bastards Of Monstrosity.
Ok, cerchiamo di essere oggettivi. Che siate o meno amanti del death metal, quest’album non cambierà la vostra vita. E se invece siete in particolare amanti di quel gran gruppo che sono stati i The Crown, rassegnatevi: giunta al terzo album, la creatura di Johan Lindstrand non s’è ancora avvicinata neanche lontanamente a quel colosso che era la band svedese che diede alla luce album come Deathrace King. Probabilmente, questo non è neanche mai stato l’obbiettivo di Lindstrand, che, in piena coerenza col suo “personaggio”, continua per la sua strada e col suo progetto di death/thrash metal letto con chiara e sfacciata attitudine rock. Se siete infatti amanti del camaleontico frontman, questo album è ancora una volta ciò che fa per voi.
Johan e le sue basette alla Elvis Presley, infatti, abbandonata dopo due albumla NuclearBlast(che sicuramente puntava, attraverso la fama del singer e del suo precedente gruppo, a fare molti più soldi), e abbracciata per questo nuovo lavoro la più piccola Massacre, ci propone ciò che esattamente ormai ci si aspetta da lui, niente di più e niente di meno: sane dosi di divertimento, scapocciamento, ignoranza e pesantezza, il tutto condito da una naturale capacità di non prendersi troppo sul serio e dal senso dell’umorismo, che si coglie facilmente nei titoli dei pezzi, ormai diventato marchio di fabbrica della band svedese. Qualche brano che resta più impresso nella mente c’è, ma sicuramente mancano i pezzi davvero notevoli: è probabile che l’album scorra più volte nel vostro lettore senza registrare cali di tensione, ma di certo non vi farà fare salti dalla sedia.
Chi macina death metal dalla mattina alla sera sbatterà un po’ la testa volentieri anche con Grim Tales, ma tutti gli altri sappiano che, se anche gli One Man Army dal vivo sono una macchina da guerra (death/thrash suonato da rockers nostalgici capitanati da un sosia di Elvis… cosa volete di più?), su album non riescono ad essere niente di più che una band divertente, semplice ma comunque estremamente efficace.
6.0