(Southern Lord, 2011)
– The Darkest Of Grays –
1. “dénaturer”
2. Sacred And Secret
3. Tentacles
4. We Are Traslucent
5. Long Live Depravity
6. The Dead Return To War
7. “fantasmes”
8. No Solid Grounds
9. Fallen Empires Are Ruling
10. Scarlet Inside
11. The Darkest Of Grays
12. A Casket City
– Solicit To Fall –
13. … And Rivers Will Follow
14. Into The Nothingness Within
15. Miasma
16. It Just Can’t (l.s.f.d.)
Come spiegano sul loro sito ufficiale, nell’estate del 2011 Greg Anderson dei Sunn O))) contattò i Planks per chiedere di poter pubblicare, attraverso la sua Southern Lord, in un unico CD i due ultimi lavori della sludge band tedesca, ovvero il full length The Darkest Of Grays e l’EP Solicit To Fall. Ora che siamo in possesso di una delle duemila copie di questa edizione limitata, possiamo dire che la mossa di Anderson s’è rivelata senza dubbio azzeccata, perché, arricchendo ulteriormente il catalogo comunque già ottimo della sua etichetta di culto, ha rilasciato un prodotto di altissima qualità, senza snaturare il senso delle due opere e ripresentandole in una versione nuova (in precedenza erano uscite solo in vinile) e molto curata, a partire dal nuovo artwork, bello nella sua semplicità.
The Darkest Of Grays, uscito nel 2010, è il secondo album dei Planks, uscito a due anni di distanza dall’esordio omonimo e dallo split con i Tombs che aveva dato loro una certa visibilità. Sicuramente qualcosa di simile all’operato della band newyorchese si sente ancora, ma probabilmente questo disco è anche superiore a quel Winter Hours che è tutt’ora la cosa migliore rilasciata dal trio post metal statunitense; la formula dei Planks prevede un uso maggiore della melodia, e accenni al black metal comunque piuttosto velati e limitati ad alcuni passaggi più atmosferici, a favore di una componente sludge e –core malinconica preponderante (che può anche ricordare l’ottimo House With A Curse dei Coliseum) e un’evidente influenza dei primi Mastodon.
Il sound dei Planks però non è né il solito “hardcore / sludge oscuro” tanto in voga oggigiorno (e se anche fosse, loro lo suonavano in tempi non sospetti) né una semplice rielaborazione di varie influenze, ma piuttosto una miscela personale e coinvolgente che risulta facilmente riconoscibile dopo pochi ascolti: il riffing a tratti contorto e vorticoso e in altri momenti più disteso è sempre brillante e coinvolgente, mentre la voce roca e sofferta del cantante/chitarrista Ralph Schmidt accompagna le composizioni con grande trasporto. I quaranta minuti di durata del disco scorrono tutto d’un fiato senza che sopraggiunga mai la noia, ma comunque ci sono pezzi che risaltano più degli altri, e non casualmente sono quelli in cui i Planks sviluppano le loro trame varie e articolate per almeno quattro/cinque minuti: ad esempio “Sacred And Secret” risucchia subito l’ascoltatore ed è dotata di momenti davvero facilmente memorizzabili, mentre la più atmosferica “Fallen Empires Are Ruling” è la perfetta dimostrazione di come il trio teutonico si trovi perfettamente a proprio agio con le trame melodiche esattamente come quando si trova a premere sull’acceleratore.
“A Casket City” da valida outro malinconica diventa il perfetto “ponte” per passare ai quindici minuti di Solicit To Fall, che non appesantiscono affatto il risultato finale di questo speciale disco, andando anzi ad arricchirlo di quattro pezzi molto diversi nell’impostazione ma che comunque risultano essere tra i migliori in assoluto composti dai tre tedeschi. I brani in questione avrebbero dovuto far parte di uno split con i Black Freighter, ma dato lo scioglimento di quest’ultimi s’è deciso di pubblicarli sotto forma di EP, che al momento dell’uscita, nel 2011, già ci offriva una band mutata e in grande forma, chiaramente vogliosa di dare maggiore profondità e varietà alla propria musica, esplorando sonorità leggermente diverse: le influenze post core di un gruppo come i Breach sono in maggiore evidenza, così come l’hardcore malinconico dei suddetti Coliseum, e il risultato è un lotto di pezzi ancora più originali, con maggiori concessioni alla melodia ma usata per creare comunque trame opprimenti e fortemente emozionali. Pezzo principe dell’EP, e di conseguenza anche di questa edizione CD, è sicuramente “Miasma”, che rappresenta al meglio il nuovo corso della promettente band tedesca.
A volte capita che le operazioni di recupero di certe etichette che accorpano vecchie releases di un gruppo siano un fallimento o che vadano a modificare troppo lo spirito iniziale del singolo lavoro; come più volte sottolineato, non è questo il caso. The Darkest Of Grays / Solicit To Fall è un grandissimo disco, un’ora di musica di elevatissimo livello composta negli ultimi due anni da una realtà già solida che promette di emozionare ancora nei prossimi tempi pur proseguendo sulla strada di un’interessantissima evoluzione. Non vediamo già l’ora di sentire qualcosa di nuovo, ora che i Planks stanno cominciando ad avere il riscontro mediatico che meritano. Acquisto caldamente consigliato.
8.0
NB: il voto non è una media tra le valutazioni assegnate ai singoli lavori, ma un giudizio complessivo all’opera presa in esame in questa sede, nella forma con cui è stata rilasciata dalla Southern Lord.