I Pride of Haka sono una giovane band di Ferrara nata nell’Aprile del 2007, come spesso succede, dal “sodalizio incrociato” di membri di altre bands giovanili della zona, come gli ex-Hatequarter e i Reinforced Concrete. I generi di riferimento, giusto per dare qualche coordinata, sono il metal-core di scuola americana, con alcune influenze nel campo del nuovo brutal (altresì detto “br00tal”).
Ad un anno esatto dalla loro formazione, i quattro decidono di registrare il loro primo album frutto delle esperienze maturate soprattutto in studio, più che in sede live. Il che, tuttavia, è un’arma a doppio taglio. Se da un lato, infatti, consente di concentrarsi maggiormente sulla stesura dell’album, è innegabile che l’esperienza live sia sempre un buon banco di prova e crescita.
“A Strange Thing Called Humanity” è composto da sette tracce, arricchite da un intro, un outro ed un intermezzo. Le canzoni scorrono bene e rivelano una buona tecnica dei componenti del gruppo, così come ottima e decisiva è la scelta di avere un’alternanza fra growling e screaming. D’altra parte, però, come i migliori gruppi del genere, l’originalità non è certo sempre dietro l’angolo, e alle volte si scade nel già sentito, anche se non ci si spinge fino al limite dell’autoplagio. Alcuni riferimenti abbastanza tangibili possono essere ritrovati fra le file dei Black Dahlia Murder, o forse ancora di più fra quelle dei Dead to Fall degli inizi di questo decennio.
Seppure, come già detto, i pezzi siano decisamente ben strutturati, e con una sezione ritmica sempre molto presente ed azzeccata, un altro limite può essere trovato nella fase di produzione, forse non sempre eccellente e talvolta confusionaria. Anche se nella media, considerando la giovane età della band e la poca esperienza accumulata fino ad ora.
In definitiva, dunque, un buon biglietto da visita per una band che, però, ha bisogno di maturare e personalizzarsi per ambire ad uscire dal groviglio di anonimia che li circonda, e che i componenti del gruppo hanno tutte le potenzialità di districare, accantonare e zittire.
Voto: 7