(Apathia Records, 2014)
1. I
2. II
3. III
4. IV
5. V
6. VI
7. VII
8. VIII
9. IX
10. X
11. XI
12. XII
Qualcuno si ricorda di un certo Igorr? Francese, folle, visionario e sicuramente da rinchiudere in manicomio? Ecco, vi presentiamo i suoi cugini in chiave avantgarde metal. Non è possibile, dite voi? Pensate si tratti di una schifezza preannunciata? Ebbene, sarebbe bene che vi poneste un reframe neuronale, seguito da riavvio in 32 bit con aggiornamenti in chiave jazz e dubstep.
Considerando che probabilmente non mi sono spiegato per nulla, tenterò ora di rendere la recensione più professionale possibile. Ebbene, ci ritroviamo tra le mani l’ennesima perla di sregolatezza artistica che sotto certi punti di vista risulta essere un toccasana in mezzo alle uscite musicali contemporanee. Si assiste spesso infatti ad uscite di musicisti capacissimi, dotati di tecnica eccelsa con i loro relativi strumenti ma mancanti di quella particolarità nella proposta tale da poter fornire un motivo di riconoscimento in mezzo alla matassa generale. La cosa divertente è che progetti come il francese prima citato e costoro, tali Pryapisme, celano la propria identità in una miscela che più disomogenea ed intrigante non si potrebbe. Si assiste spesso alla critica di scarsa omogeneità fatta a vari esemble sperimentali, ma dovessimo farla così semplice con questa uscita i giochi sarebbero finiti già in due righe scarse. Per coloro che non sono a conoscenza di ciò che combinano Igorr e i suoi stretti parenti, si provi a pensare ad un frullatore riempito di musica classica, elettronica, dubstep, grindcore, jazz, math rock ed altri generi che di sicuro non avrò elencato. La capacità di unire sonorità così differenti, specialmente considerando che ogni brano risulta una mini-suite in cui un genere fa capolino dopo l’altro, non è da poco.
I Pryapisme, progetto ancora una volta francese (e come nota personale vorrei specificare che dopo i recenti Deathspell Omega potevamo tranquillamente aspettarci di tutto) che annovera tra le sue fila persino chitarrista e tastierista session di Igorr medesimo, nonché uno dei tre membri degli Stagnant Waters, riprendono la proposta musicale sopra descritta in chiave ironica, cretina e se possibile aggiungendo un tocco di pazzia tutto loro, miscelato con un’attitudine se vogliamo più rockettara, con un maggiore uso della melodia e con incastri decisamente più ragionati. Le abilità tecniche dei musicisti sono l’ultima cosa che si possa criticare, la capacità di passare da un genere all’altro e di legarli con soluzione di continuità spaventa ed inorridisce noi poveri plebei che ancora pensiamo a commistioni limitate. Nonostante si tratti di un EP, la presenza di ben dodici tracce spaventa a dir poco ad un primo approccio, e va notato che le prime undici sono le componenti del concept Petit Traité de Futurologie sur l’Homo Crétinus trampolinis (et son annexe sur les nageroise caudales, che tradotto senza aver paura di snaturarne il significato suonerebbe come “Disamina sul destino dell’idiota, con annesso piccolo allegato sulle pinne caudali”), mentre la dodicesima è un adattamento orchestrale del “piccolo Ep”. Già dal titolo la quantità di idiozia si va delineando, e non possono non venirci in mente quegli altri folli dell’avantgarde che di nome fanno Fantomas, anche loro caratterizzati da cretineria a profusione nell’aspetto ma qualità e competenza nella proposta.
Come già detto, il dischetto in questione risulta pregevole; i brani durano quel tanto che basta per non ammorbare, e d’altra parte quasi non ci si accorge del cambio di traccia, tale è l’abilità dei ragazzi di legare sapientemente ogni brano con l’altro, creando una vera e propria mini operetta. Ogni tanto i musicisti cedono di fronte alla propria bravura e si lasciano andare ad incontenibili dimostrazioni di furore musicale, ma anche lì il gusto compositivo prevale. Se non siete fan della sperimentazione a tutto tondo probabilmente non vi piacerà granché il lavoro in questione, ma sfido chiunque a rimanerne indifferente; se invece Igorr, Fantomas, e Mr. Bungle vi hanno sempre lasciato piacevoli disturbi mentali siete ben pregati di avvicinarvi a questo progetto.
7.5