(Sevared Records, 2012)
1. Blood Fetish
2. Necroneat-o
3. Pottymouth
4. Face-Pounding Madness
5. Tortured Soul
6. Operation Splatterhouse
7. Strangulation Is The Only Answer
8. Bowel Batter
9. Deepfried Evil
10. Petty Leftovers
11. Perpetual Bloodlust
Putrid Pile è una one man band americana composta unicamente da Shaun LaCanne, presente nella scena brutal death mondiale da circa 11 anni. Il suo primo full-length, Collection Of Butchery, con il quale ha avuto i primi riscontri positivi dei fan, risale al 2003; successivamente sfornò altri due album, The Pleasure In Suffering e House Of Dementia, i quali gli permisero di far emergere ancora di più il suo nome. Nel 2012 torna in studio a registrare un nuovo full-length per la Sevared Records, dal titolo Blood Fetish.
Putrid Pile è considerata una delle migliori one man band della storia del brutal death metal, forse un gradino sopra anche a Bloodsoaked, Insidious Decrepancy e Purulent Infection; il genere proposto da Shaun LaCanne è un brutal death influenzato da realtà come Devourment, Disgorge, Gorgasm e altri gruppi di stampo americano. Blood Fetish è un album che fa della violenza di impatto il suo punto di forza, con riff slam molto aggressivi e cadenzati, ma anche con pattern a velocità più elevate che fanno fluire meglio i brani e qualche breve assolo melodico ben studiato in alcuni spunti. Essendo una one man band, la più grande pecca del disco è la batteria: utilizzando la drum machine, la conseguenza principale è un risultato troppo finto che non rende giustizia al lavoro svolto. Sicuramente a Shaun vanno i complimenti per l’abilità compositiva sotto il punto di vista di tutti gli strumenti e anche per la più che discreta voce, perfettamente in sintonia con il genere, che varia da un growl gutturale e imponente a uno scream marcio come pochi altri. Sicuramente Blood Fetish è un vero e proprio pugno in faccia, capace di coinvolgere l’ascoltatore con i suoi riff cadenzati e violenti, ma non è certo un capolavoro del genere e ancora meno è qualcosa di innovativo: a volte si riscontrano certi pattern troppo banali e ripetitivi e il sound generale risulta, come già detto in precedenza, troppo finto, in particolar modo durante alcuni stacchi di solo batteria.
Gli estimatori delle brutal death metal one man band e in particolar modo i fan di Putrid Pile apprezzeranno sicuramente questo nuovo disco, visto che Shaun LaCanne ha mantenuto il suo stile marcio e brutale di sempre, apportando solo qualche modifica al sound rendendolo maggiormente comprensibile con una chitarra dai suoni più freddi e taglienti. Tuttavia, il valore complessivo del disco non raggiunge affatto la sufficienza.
5.0