(Dark Essence Records, 2013)
1. Doomsday Elite
2. I utakt med Gud
3. No Loose Ends
4. Inside a Haunted Chapel
5. Predators in Disguise
6. Solemn Disorder till Human Extinction
7. Cosmic Intellect
8. Stigma
Se prima immaginavate il giorno del giudizio come un’interminabile ed ordinata fila di persone in attesa di rispondere a simpatici quiz sulla propria esistenza davanti ad un Dio cordiale e paffutello, dopo Doomsday Elite dei Sarkom potreste cambiare nettamente idea.
Già dal primo pezzo vi ritroverete in mezzo ad una realtà priva di colori, un paesaggio completamente grigio, denso di caos, polvere, distruzione, montagne di anime incastrate ed ammassate l’una sull’altra che sperano solamente di porre fine alle loro sofferenze, come in “Solemn Disorder Till Human Extinction”, uno scrosciare di urla disperate, le stesse che si ritrovano nell’ottimo scream di Unsgaard (So Much for Nothing) che si amalgama alla perfezione con i suoni cupi e laceranti presenti in tutto il disco.
Tra i pezzi da mettere in evidenza “I Utakt Med Gud”, un pezzo veloce ma non troppo, riff di gusto che ricordano i Watain più marziali, “Inside A Haunted Chapel”, un pezzo più veloce e martellante, il sopracitato “Solemn Disorder Till Human Extinction”, che invece risulta più lento, “epicizzante” e con melodie che ricordano un po’ i Taake. Per quanto riguarda la line-up, che è stata completamente rivoluzionata rispetto al precedente Bestial Supremacy (2006), troviamo le chitarre di Sagstad e Strönen, che prepotenti e dirette spezzano la velocità con momenti più sinfonici e melodici, senza però far perdere aggressività ai pezzi come nel riuscitissimo “No Loose Ends”; alla batteria troviamo invece Uruz (Urghehal) e al basso Sgt.V (Svattjern).
Il risultato è un’ottima colonna sonora per questo rinnovato giorno del giudizio, che non deluderà né i fans più intransigenti del black metal old school, né gli amanti delle fredde melodie norvegesi.
7.5