(Tenacity Music, 2014)
1. All That We Need
2. Three Meters Sixty
3. The Venom Of Leviathan
4. Whispering Shores
5. Their Own Demise
6. Salt, Ice and Fire
Chi l’avrebbe mai detto che la Svizzera, paradiso di banche e cioccolata, potesse essere un’autentica fucina di band metalcore. Questo giovane gruppo è composto da cinque ragazzi formanti una classica line up composta da batteria, basso, due chitarre e voce. Dicono che il loro genere sia progressive metalcore, cosa vera solo in parte, dato che di prog hanno ben poco, giusto qualche accenno allo stile dei The Dillinger Escape Plan. Più giusto forse accostarli a certi nomi storici del metalcore come Killswitch Engage, August Burns Red e Zao.
Con una durata totale di circa trenta minuti, in questo debutto omonimo gli Scars Divide si dimostrano estremamente diretti e capaci di andare dritto al sodo. Il disco contiene infatti diversi riff accattivanti, che però a volte non sono accompagnati a dovere dalle doti canore del cantante Vincent Huther, che possono e devono migliorare in futuro: il suo stile aggressivo in alcuni punti è abbastanza monocorde, e alla unga potrebbe risultare quasi insopportabile. Ovviamente sono presenti diversi breakdown ed un solido drumming con tanto di doppia cassa triggerata, ormai una caratteristica immancabile; i pochi elementi progressive sembrano poco amalgamati con il pesante substrato core, specialmente nei primi brani dell’EP. Si fanno apprezzare invece “The Venom Of Leviathan” e “Their Own Demise”, esempi di un buon songwriting che lascia intravedere qualche potenzialità: in alcuni momenti si percepiscono derive djent che meriterebbero di essere sviluppate in futuro.
In conclusione, questo EP di debutto è un buon prodotto e un interessante punto di partenza per questi cinque svizzeri. I ragazzi hanno dalla loro un’ottima tecnica e un evidente potenziale, speriamo che non venga bruciato. Li aspettiamo al varco con il loro full-length di debutto.
6.0