Dopo molti anni di attesa finalmente possiamo gioire del ritorno degli Skinless, ritrovati in piena forma con l’ottimo Only The Ruthless Remains. Non potendo certo esimerci dal contattarli via mail, abbiamo approfittato della disponibilità dei nostri per far luce sulla loro lunga assenza e farci svelare qualche particolarità del mondo Skinless. Buona lettura!
Ciao ragazzi e benvenuti su GOTR. E’ passato un bel po’ di tempo dal vostro ultimo disco. Nulla da dichiarare su un tale quantitativo di tempo?
Dichiaro che per realizzare un disco come Ruthless serve tempo, birra e sangue. Pertanto sembra che sia andato tutto come programmato !
Suona strano essere considerati un “nome grosso” nella scena death americana dopo tanto tempo?
No, dipende a chi lo chiedi. Noi siamo fieri di essere parte di questa scena e di essere così longevi. C’è da considerare che suoniamo ancora agli show e ce la spassiamo con gli amici da più di vent’anni. Diciamo che questo è ciò che significa per noi tutto questo, ci sono un sacco di nomi più grossi ma noi siamo qui giusto per divertirci.
Guardando alla vostra lunga carriera trovate qualche differenza tra la precedente ondata di musicisti e I ragazzi che stanno apparendo in questi ultimi anni?
Di sicuro, e sono molto più bravi di noi… dal punto di vista tecnico. Ma siamo ben felici di essere chi siamo e di scrivere della musica pesante, senza voler provare nulla se non a noi stessi e creare musica per chi l’ascolta. Ho persino sentito definirci stupido death metal per metallari stupidi, e devo dire che personalmente è la mia recensione preferita del disco fino ad ora. Mi piace il metal che ti colpisce nel modo più primitivo e penso che starci troppo a pensare su non sia giusto.
Parliamo ora del nuovo album, vuoi dirci qualcosa riguardo alla sua stesura?
Il principale compositore è sempre stato Noah. L’aggiunta di Dave Matthews ha aggiunto un elemento e penso che abbiamo scoperto che la lineup classica è 100% Skinless. Le precedenti lineup hanno certamente posto le basi, ma quando pensi agli Skinless dal vivo pensi a Bob, Wood, Joe, Noah e adesso pure a Dave.
Devo ammettere che la copertina è fantastica, probabilmente la mia preferita se confrontata con le precedenti. La vostra preferita invece?
Questa copertina piace molto pure a noi, è una vera copertina death metal.
Ascoltando l’album appare chiaro che abbiate volute evitare di ripetervi su ogni disco (ad esempio noto che stavolta vi sono molte influenze old school). È un processo naturale o è una scelta specifica che vi siete imposti?
Intenzionale solo nel senso che è come volevamo che fosse. Non abbiamo bisogno di sperimentare o provare cose nuove. Scriviamo semplicemente quel che ci passa per la testa e ci divertiamo registrandolo. Fanculo tutto il resto!
Adesso parliamo dei testi. É una caratteristica assodata degli Skinless parlare di guerra e gore usando molto humor. Ci sono per caso messaggi criptati nei testi che vorreste che arrivassero ai fans?
No, sono testi da death metal… provenienti dalla cripta. Quindi hai ragione, testi criptati del cazzo!
Cosa ascoltano gli Skinless nella vita di tutti I giorni? Provate a stupirci…
Ascoltiamo di sicuro un sacco di metal, di tutti I tipi. A me piace un sacco Sturgill Simpson, un tizio country con qualche canzone sul male. Posso cimentarmi pure su roba outlaw country riguardante whiskey e il demonio.
Adesso alcuni voi hanno famiglia, pertanto nascono responsabilità aggiuntive. Tutto ciò cambierà la vostra carriera musicale? Se sì, come?
No, resta tutto uguale. Sono un uomo di famiglia e già la band è parecchio limitata col fatto che vivo a Denver mentre il resto dei ragazzi vive nell’East Coast. Ad esempio, suoneremo qualche show verso fine novembre nell’East Coast e mi porterò appresso la famiglia, per far andare a trovare altre famiglie e amici. Parte dell’accordo tra me e mia moglie sta nell’usare i soldi guadagnati con la band per il divertimento della famiglia. Ho pensato che fosse un modo simpatico per compensare il tempo che sono distante dalla famiglia scrivendo e suonando musica. In questo modo vinciamo tutti.
Obiettivi per l’immediato futuro? Vi vedremo mai suonare in Italia?
Mi piacerebbe da matti venire in Italia! Non si sa mai, fintanto che posso portarmi i bambini e suonare death metal, va tutto bene. Mio figlio di cinque anni odia la mia musica..
Ok ragazzi, l’intervista è finita e vi ringrazio della disponibilità. Salutate i vostri fans come meglio preferite. Grazie ancora!
Grazie mille a voi!