(Noise Art Records, 2014)
01. Shallow Preacher
02. Aged Burden Fades
03. From Caves to Dust
04. Ultimatum, Necrophilia
05. Fierce Fires
06. Hymns for the Molested
07. Where There Is Lust
08. Flourish to Succumb
09. For Those in Doubt
10. Philosophers, Adore Me Now
11. Aroused Self-Extinction Pt.II
Gli Svarttjern sono una band black metal proveniente dalle gelide lande norvegesi, la cui nascita è piuttosto recente considerando la lunga tradizione che la Norvegia può vantare in questo genere, tuttavia la band dimostra di aver imparato decisamente bene la lezione impartita dai loro “connazionali storici” volgendo però lo sguardo anche al sound dei loro vicini di casa svedesi, maggiormente avvezzi a sonorità più tecniche e aggressive.
Ultimatum Necrophilia è la terza fatica dei Svarttjern e indubbiamente apre le danze nel migliore dei modi con “Shallow Preacher”, un brano massacrante di nemmeno quattro minuti nel quale riff gelidi e taglienti si accostano a ritmiche forsennate con blast beat a volontà. L’inizio è folgorante, tuttavia questi buoni propositi non vengono adeguatamente mantenuti: indubbiamente il combo scandinavo sa muoversi bene, ha evidenti capacità tecniche, una produzione adeguata e cattiveria da vendere, il problema è che dopo l’impatto iniziale, nonostante tutte le caratteristiche di base vengano mantenute, il disco tende a divenire monotono e ripetitivo, privo di episodi di reale spessore, insomma, tanto impatto e poca sostanza. Non manca qualche episodio sopra la media come la title track “Ultimatum, Necrophilia” e “Aroused Self-Extinction Pt.II”, che va a chiudere il disco: questi sono brani indubbiamente accattivanti, se l’intero album fosse stato ispirato quanto questi ci troveremmo di fronte ad un’opera di tutt’altro calibro. Il senso di noia deriva soprattutto dalle soluzioni stilistiche che tendono a ripetersi sempre uguali per tutta la durata di Ultimatum Necrophilia e che danno l’idea che l’album sia stato concepito forse troppo frettolosamente.
Parliamo in breve di un disco violento e decisamente azzeccato se si vuol far casino in maniera tipicamente scandinava, ma che tuttavia rimane consigliato esclusivamente ai cultori del genere duro e puro.
6.0