(Season of Mist, 2011)
1. The Daemon Throne
2. Fra en Råtten Kiste
3. Dauðir
4. Voldsherskeren
5. Slakt
6. Black Shadows of Hell
7. Blod og Aske
8.Vårt Helvete
Gli Tsjuder sono tornati! A sette anni dal precedente Desert Northern Hell, i norvegesi tornano a schiacciare sull’acceleratore con il loro black metal norvegese dalle tinte bianco artico, con una potenza disarmante quale non capita spesso di udire. Il pezzo d’apertura infatti, “The Daemon Throne”, vanta un attacco all’arma bianca talmente violento che riascoltarlo diventa doveroso, restando non solo allibiti, ma anche perfettamente consapevoli di quello che un album del genere può offrire all’ascoltare.
Black metal appunto in ogni singola nota, passaggio, contenuto lirico. Abbandonate le “velleità” thrash metal delle ultime produzioni e messo da parte il progetto Krypt (che, a parere del recensore, poco aggiungeva alla produzione della band originale: gli Tsjuder appunto) il leader Nag decide, dopo un momentaneo scioglimento, di rifondare la band forse più rappresentativa nel panorama attuale del true norwegian black metal, e lo fa con un album che veramente non lascia scampo e che, per quasi quaranta minuti, non fa altro che tirare sassate congelate in testa all’ascoltare. La violenza, con successivo distacco incorporato, non viene mai matematicamente persa in alcun pezzo, neanche nei pochissimi passaggi lenti come nella mayhemiana “Vårt Helvete” o nelle catacombali “Slakt” e “Black Shadows of Hell”. Detto questo si può tranquillamente affermare che ulteriori parole per descrivere questo disco sarebbero veramente inutili.
Da notare la buona produzione, con suoni ben definiti e taglienti che offrono la giusta formula per ingoiare l’intero album come un solo amaro boccone. Legion Helvete è principalmente un album per soli cultori, i quali certo non resteranno delusi. Gli Tsjuder sono tornati e non hanno alcuna intenzione di fare prigionieri!
7.5