(Vàn Records, 2012)
1. Das Antlitz des Himmels;
2. Am Rande des Abgrunds;
3. Die Letzte Legion;
4. Unsre Richter;
5. Weder Licht noch Schatten
Accalappiati dalla Vàn Records (già al lavoro con ottimi progetti quali The Ruins Of Beverast o Urfaust) sin dalla prima e limitatissima uscita, i tedeschi Verdunkeln esordiscono nel 2005 con l’omonimo demo per poi farsi conoscere ai più con l’album d’esordio Einblick In Den Qualenfall uscito a distanza di due anni. Il duo – composto da due membri dei Graupel, altro gruppo decisamente degno di nota – ritorna ora con il secondo full length, confermando ancora una volta la Germania come una delle nazioni più fertili per un certo tipo di black metal.
Lasciati da parte i suoni più grezzi del demo, i Verdunkeln si orientano subito verso sonorità decisamente più epiche e meno comuni, destando subito l’attenzione per la particolarità della propria proposta; in questo senso Weder Licht Noch Schatten segue il percorso intrapreso col precedente Einblick In Den Qualenfall: tempi cadenzati, qualche accelerazione qua e là (quelle nel finale di “Der Letzte Legion” sono clamorose), un cantato in pulito assai evocativo e un’atmosfera che può richiamare gli ultimi Bathory sono le caratteristiche principali di questa uscita. Come sempre in primo piano le trame di chitarra, talvolta dal sapore quasi post punk, che si integrano con le variegatissime influenze del disco: nella titletrack, “Weder Licht Noch Schatten”, compare più di una volta lo spettro dei primissimi Satyricon, in “Am Rande des Abgrunds” il finale riporta alla mente Darkspace e, in generale, la tradizione black metal tedesca viene rielaborata ottimamente da questa uscita. Impossibile inoltre non rimane basiti di fronte ad un cantato così semplice quanto evocativo (forse quello a cui Burzum aspirava durante la stesura di Umskiptar) che rende “Am Rande des Abgrunds” la migliore canzone dell’album e sicuramente una delle più coinvolgenti mai scritte dagli stessi Verdunkeln, grazie anche alla potenza e alla poesia che la lingua tedesca, da sempre usata per le liriche, possiede per sua natura.
Diventa così molto difficile descrivere in poche parole il senso di “naturalità” che Weder Licht Noch Schatten possiede. Al di là di ogni commistione fra generi dettata dal trend o dal momento, i Verdunkeln continuano a proporre uscite che ogni appassionato di black metal dovrebbe apprezzare o perlomeno conoscere, rischiando seriamente di finire fra le migliori uscite di quest’anno accanto agli altrettanto tedeschi Lunar Aurora.