(Iron Bonehead Productions, 2014)
1. Haruspex
2. Transmuting Rituals
3. The Golden Ascent
Appartenenti alla nuova scena neozelandese del metal estremo, i Witchrist, come anche i connazionali Diocletian ed Heresiarch, si fanno promotori di una formula di black / death metal che divide la propria anima tra una sorta di nostalgia, riconducibile al medesimo genere nei primi anni di vita, ed una caratterizzazione tutta tipica dei neozelandesi. Particolarmente instabili per quanto riguarda l’aspetto vocale, questa volta i ragazzi di Auckland si fanno aiutare da KzR degli svizzeri Bölzer, con un risultato soddisfacente. Peccato però che gli stessi Witchrist abbiano annunciato lo scioglimento poco dopo l’uscita di questo EP.
Rispetto al precedente The Grand Tormentor, Vitra risulta più ragionato e meno spietato. Il sound dei nostri si è fortemente arricchito di una vena death doom anni ’90 particolarmente evidente, senza escludere pure gli elementi crust qui ben messi in vista. La prestazione vocale di KzR fornisce una varietà espressiva che ricorda per somiglianza Van Drunen degli Asphyx nella prima “Haruspex”, per poi assumere l’aspetto di un growl ferale e sepolcrale come il genere richiede. “The Golden Ascent” risulta essere una delle migliori tracce del combo neozelandese dagli inizi ad oggi, perfettamente bilanciata tra marzialità sonora, black metal ed atmosfera apocalittica e soffocante tipica del metal estremo di quelle latitudini.
Davvero un peccato che una band della caratura dei Witchrist interrompa il proprio cammino artistico, ma questo ultimo e breve lavoro ci lascia una testimonianza più che valida della bontà di questo progetto che fu. Non ci resta che aspettare novità dai parenti Diocletian, coi quali condividevano i membri Atrociter e C. Sinclair, sperando in un altro buon lavoro.
7.0