(To React Records, 2011)
01) Welcome
02) Sorry but We Are Still Here
03) No Dream We Can Trust in
04) Barbra Buchet
05) Traitor
06) Destroy / Erase / Embrace / Despise
07) Until The End
08) This Quiet Silence
09) Ghost Of Myself
10) This Void Inside
11) Sometimes Fuck Is The Only Word
Il secondo album dei milanesi Within Your Pain vede la luce su ToReact Records, label italiana di fresca creazione che sta aiutando il panorama metal e hardcore ad emergere. Il disco è composto da undici tracce che si snodano per poco più di quarantacinque minuti di durata. L’intro strumentale “Welcome” ben rappresenta le coordinate che i nostri assumeranno durante tutta la durata del disco: un metalcore cadenzato che si avvale frequentemente di breakdowns, riff brevi e stoppati. A questi si aggiunga un cantato in perenne growling che, per stile e qualità di registrazione, ricorda i primi album dei Caliban e il risultato è presto detto.
Purtroppo, poche sono le informazioni da aggiungere, se non rilevare che il meglio del disco viene paradossalmente dato nei momenti durante i quali i WYP si distaccano dai cliché del genere (su tutti, l’assolo di “Traitor”, che pare estrapolata direttamente da “Angel of Death” degli Slayer, o quello di “Until the End”, che trasforma il brano in una convincente miscela di heavy e thrash). Il resto del disco alterna cori sing-along e ritmiche chugga-chugga che faranno la felicità di chi, non contento di moshare ai concerti, vorrà provare ad allenarsi nella propria cameretta.
Si potrebbero scrivere diverse righe tentando di dimostrare come, negli ultimi anni, l’abuso delle (uniche?) caratteristiche del genere abbia portato gran parte delle uscite discografiche a risultare obsolete e già sentite ancora prima di essere pubblicate, ma non vale la pena. E questo perché si rischierebbe di far ricadere la “colpa” sul gruppo in sé, anziché su un mercato che è da anni saturo di cloni in cui le band emergenti si confondono con quelle già affermate. Meglio auspicarsi una presa di distanza e un’evoluzione personale, da parte di tutti.
Voto: 5