(Butchered Record, 2012)
1. Flogging Deathstorm of Pain
2. Epidemic Madness
3. The Darkest of the Graves
4. Dead Dominion
5. Embracing Death
6. Liar in Darkness
7. Beware of the God
8. Freezing in Fire
9. Decorations for the End of All Days
10. The Scaffold
11. My Desire
12. Celebration to Death
13. The Riding End
Era da un po’ che l’underground ribolliva e fremeva in attesa di questa uscita. I modenesi Blood of Seklusion sono tra le band più promettenti nel campo dell’old-school death metal made in Italy e, grazie alle loro ottime capacità, sono riusciti a ritagliarsi uno spazio piuttosto importante all’interno di una scena che diventa ogni giorno più esigente.
Se fino a qualche anno fa il trend principale in tutto ciò che ruotava attorno al death metal, era proporre del “modern” death metal con influenze deathcore e tecnicismi a gogo, ora ci troviamo di fronte a un preponderante ritorno del death metal di vecchia scuola. Dal 2010 ad oggi sono nate un sacco di band che sono cresciute a pane, Incantation e Grave con l’idea di riportare in auge quel death metal sporco, grezzo, duro e abissale che imperversava con un discreto successo nei primi anni ’90. I Blood of Seklusion, appartengono a loro volta alla panoplia di recenti formazioni dedite all’old-school, quello però che li differenzia dalla massa è la loro capacità di re-inventare e portare una ventata di freschezza in un ambiente per lo più legato ai soliti stilemi e nel quale ogni piccola variazione viene vista con diffidenza e, a volte, disprezzo dai fans più accaniti. Caustic Deathpath to Hell è il debutto ufficiale del trio capitanato da Daniele Lupidi; il disco mette in mostra una band in gran forma, carica di entusiasmo e dotata di una preparazione tecnica degna di nota. L’opener “Flogging Deathstorm of Pain” scopre subito le carte in tavole, mostrando un death metal di vecchia scuola senza fronzoli, che colpisce duro e fa sprofondare l’ascoltatore nei sulfurei abissi infernali. Le tracce successive proseguono l’opera di distruzione sonora, basandosi su riff piuttosto essenziali ma efficaci, trame di basso ficcanti e corpose, unite a un drumming veloce e martellante che alterna accelerazioni e raffiche di blast, a passaggi più cadenzati e classici. Molto interessanti anche “Dead Dominion” e “My Desire”, dove in cui compaiono alcune melodie più ricercate ed evocative; una buona prova del singer Alberto Dettori, coadiuvato dalle incursioni vocali di Daniele e Marcello, completa l’opera in maniera impeccabile. Ogni singolo brano è costruito con perizia, risultando subito di grande impatto e coinvolgente e rendendo l’ascolto del platter agile e piacevole. Buona anche la produzione, che mette in risalto tutti e tre gli strumenti, bilanciandoli sapientemente tra loro, senza sacrificare quel suono “crudo” tipico del death di vecchia scuola. Il songwriting, nonostante sia decisamente “standard”, porta in sé una traccia della spiccata personalità dei Blood of Seklusion, risultando tutt’altro che banale o derivativo.
Non posso che concludere promuovendo a pieni voti questo debut-album, che dimostra per l’ennesima volta la bontà della scena death metal nostrana e ci fa comprendere che l’old-school ha ancora qualcosa da dire, anche nel 2012.
7.5