L’Apartaménto Hoffman di Conegliano ci accoglie con il suo calore, nel suo ambiente ricco di oggetti che appartengono al passato e arredi dal gusto retrò, sotto a una bella luce soffusa, in un piovoso venerdì d’inizio Aprile. Chi si sarebbe aspettato di essere catapultati a Belfast di lì a poco? Sul palco ci saranno gli And So I Watch you From Afar, supportati dai Gallops, dei quali vedo purtroppo pochino. Mi sembrano interessanti, una miscela di post-rock ed elettronica totalmente strumentale: per gli amanti del genere, sicuramente da tenere d’occhio.
- Pic by Cagliostro
AND SO I WATCH YOU FROM AFAR
Apartaménto Hoffman, Conegliano (TV)
05 / 04 / 2013
Sin da subito gli And So I Watch You From Afar chiedono di star loro più vicini, per sentire meglio sia il muro di suono, sia le loro vibrazioni umane. A poco a poco sembra di essere catapultati ad assistere non ad un concerto, ma ad una jam tra di loro: non siamo più a Conegliano, ma nel nord dell’Irlanda, nella loro saletta mentre provano e noi lì, a guardarceli con una birretta in mano. Il concerto inizia con “Eunoia” e “Big Thinks Do Remarkable”, lanciate in una cavalcata di chitarre distorte all’estremo per poi saltare nel bel mezzo in una festa popolare irlandese a ballare finendo per correre verso “Like a Mouse” e “Ambulance”. Non si può non notare quanto la componente musicale folkloristica sia onnipresente nei loro pezzi e come gli ASIWFA riescano a portarla ai giorni nostri lavorando e sperimentando con gli effetti digitali di cui purtroppo o per fortuna disponiamo oggi. E la formula funziona, perché per tutta la durata del loro show sentiamo di essere totalmente immersi nel loro suono e quindi nella loro città, nella loro terra e nella loro vita.
I pezzi corrono tra le mani e le dita degli ASIWYFA senza severe costruzioni e costrizioni in strofe e ritornelli. Non sembrano esserci interruzioni tra un brano e l’altro, è come se ascoltassimo un inseguimento continuo, senza una vera fine, come se ci fosse uno scambio totale tra di loro e che ora il cerchio si stesse allargando anche a noi. Ad un certo punto, tra gli applausi, Rory se ne esce con “So Italians and Irishes can be friends again” (per l’ultima partitona di rugby vinta dall’Italia contro l’Irlanda 22-15 N.d.R.) e ridiamo. Sono felicissimi di essere in Italia e del calore che stiamo dando loro. Facciamo poi un salto all’indietro a sentirci qualcosa di meno recente con pezzi tratti da Gangs come “BeutifulUniverseMasterChampion”, “Gang” e “7 Billion People All Alive at Once”, e poi via verso la fine con un pezzo tratto dal primo disco omonimo, “Don’t Waste Time Doing Things You Hate”, sicuramente un consiglio di vita non da poco. Infine, Niall abbassa il volume del suo Orange e i ragazzi scendono tutti dal palco. Il live è finito, siamo tornati a Conegliano e non resta che salutare gli And So I Watch You From Afar al banco del merch e ringraziarli del bel viaggio.