(Avantgarde Music, 2013)
1. Progenie Terrestre Pura;
2. Sovrarobotizzazione;
3. La Terra Rossa di Marte;
4. Droni;
5. Sinapsi Divelte
Arriviamo con colpevolissimo ritardo ad occuparci degli italiani Progenie Terrestre Pura: il progetto, composto dall’incontro fra Eon[0] (da poco anche membro degli Urna) e Nex[1], nasce sul finire del 2009 e porta nell’aprile del 2011 all’autoprodotto Promo 2011 contenente le prime versioni di “Progenie Terrestre Pura” e “Sinapsi Divelte”, entrambe poi presenti anche nell’esordio U.M.A. uscito quest’anno tramite Avantgarde Music.
L’obiettivo dei due membri di Progenie Terrestre Pura è tanto preciso quanto ambizioso: unire il black metal ad una componente elettronica che non si “limiti” solamente all’ambient o a qualche sparuta comparsa di loops ed effetti, ma che possa formare un’unione ben stratificata e complessa con elementi provenienti da generi come l’IDM o lo Psybient (che, a questo punto, direi valga proprio la pena approfondire). Così non ci troviamo solo davanti a un disco terribilmente avantgarde come approccio, ma il percorso che U.M.A. (abbreviazione per Uomini, Macchine, Anime) intende affrontare risulta essere tanto cibernetico e spaziale quanto black metal ed attuale, proponendo una riflessione sull’essenza del rapporto fra uomo e tecnologia. Musicalmente le stratificazioni ed elaborazioni presenti sono davvero complesse e ben sviluppate (da cui la durata dei brani), ma nonostante ciò i due aspetti fondamentali della musica presente in U.M.A. emergono chiaramente pur nella loro reciproca alternanza: così se la trascinante e violentissima “Droni” ci ricorda tanto gli Immortal, la conclusiva “Sinapsi Divelte” e la titletrack mostrano quanto il lavoro dietro ai brani sia maturato e cresciuto anche solo rispetto al promo di due anni fa. Menzione d’onore per l’intermezzo strumentale “La Terra Rossa di Marte” dove sono le sonorità elettroniche già citate a prendere il sopravvento che, unite a un retrogusto quasi pinkfloydiano, riescono a donarci una visione uditiva del paesaggio marziano tanto unica quanto efficace.
Non saprei trovare gruppi che abbiano scelto di sperimentare in questo modo (…And Oceans, Blacklodge, Arcturus o Havoc Unit si muovo su coordinate decisamente diverse, pur facendo largo uso dell’elettronica) e forse per questo U.M.A. colpisce sempre più ad ogni ascolto. Non posso che accodarmi alla valanga di giudizi positivi che Progenie Terrestre Pura ha già meritatamente ricevuto, con la speranza di una nuova uscita a breve e, chissà, magari qualche altro brano in stile “La Terra Rossa di Marte”.
7.5