In questi ultimi anni la maggioranza dei concerti estremi svoltisi in Nord Italia sono stati accaparrati dalla Lombardia. È per questo fonte di grande gioia vedere un evento d’elevata rilevanza all’interno del metal estremo prender vita in Romagna, per la felicità di tutti i deathsters locali e provenienti dalle zone limitrofi. Tre le date destinate al tour italiano per la promozione di Passages into Deformity dei teutonici Defeated Sanity, quella che andiamo a descrivere è l’ultimissima tappa, svoltasi al sempre accogliente Sidro Club.
DEFEATED SANITY + PUTRIDITY + VOMITOUS
Sidro Club, Savignano sul Rubicone(FC)
04 / 12 / 2013
VOMITOUS
Mentre nel locale stanno ancora arrivando alla spicciolata gli avventori assetati di brutalità e metal estremo, i Vomitous si apprestano ad eseguire un rapido soundcheck, eseguito il quale salutano con poche parole il pubblico e si tuffano nell’esecuzione dei brani estratti dai loro due EP, privilegiando l’ultimo uscito Empires of Great Enslavement. Il sound si dimostra subito perfetto ed impeccabile per garantire il massimo impatto ai brani sciorinati dal combo svedese, il cui frontman compensa la minuta presenza con un growl cavernoso e marcissimo. Con precisione chirurgica e la forza distruttiva d’uno schiacciasassi impazzito i quattro danno vita ad uno show piacevole ed altamente coinvolgente, spalleggiati e supportati dai Defeated Sanity che si aggirano nelle prime file imbastendo simpatici siparietti con il vocalist della band. La proposta dei Vomitous risulta essere un miscuglio di Gorgasm, Internal Bleeding e Dying Fetus corroborati da forti dosi slam, con le chitarre a far la parte del leone e la batteria sparata a velocità folli. Un’esibizione relativamente breve ma piacevole e dannatamente coinvolgente; sicuramente i Nostri avranno guadagnato qualche nuovo fan.
PUTRIDITY
Quando tocca ai Putridty salire sul palco il Sidro è già bello colmo e l’atmosfera inizia a surriscaldarsi. Il quartetto italiano dimostra subito come l’affabilità ed il carisma dei “padroni di casa” non siano secondi a nessuno, aizzando la folla e mettendo in moto il moshpit grazie alla carica distruttiva del buon Andrea “Putrid Ciccio” Aimone ed al secondo chitarrista in forze come sostituto al bassista, assente per motivi lavorativi. La musica proposta dai Nostri è un brutal-death metal tiratissimo, costituito da un riffing veloce e pesante allo stesso tempo, con trame piuttosto complesse ma sempre votate alla più becera e distruttiva ignoranza sonora: con tali premesse la resa live è un successo assicurato, infatti i brani dei nostri scivolano via uno dopo l’altro sulle ritmiche dettate dal talentuoso batterista Dave “BrutalDave” Billa, basate su piogge di blast-beats, accelerazioni vertiginose e cambi di tempo in stile Nile. Brani come “Sodomize Epileptic Chunks” e “Innate Butchery Aptitude” lasciano il segno e l’immancabile “Draining Necro Anal Disgorgement”, introdotta in modo simpatico dal poderoso vocalist Paolo Chiti, chiude alla perfezione questo circolo di perversione e brutalità sonora. L’unica pecca è stata la mancanza del basso, che si è fatta sentire nei brani più ricchi di pause facendo perdere in parte profondità e coesione al wall of sound.
DEFEATED SANITY
L’attesa per l’esibizione degli headliners è a dir poco spasmodica, i Defeated Sanity sono riusciti in pochi anni a diventare una solida realtà di riferimento per tutti gli amanti del brutal-death metal tecnico, grazie a lavoro sodo, un’accattivante songwriting ed un preparazione tecnica di alto livello messa comunque al servizio della brutalità più pura ed incontaminata. Dimostrando grande modestia e calore verso il pubblico, i quattro berlinesi prendono possesso del palco, eseguono un soundcheck rapido e spartano, dopo di che il frontman Konstantin Lühring sciorina una serie di ringraziamenti alle band che li hanno preceduti ed allo staff del Sidro, per poi dare il via alla carneficina partendo da uno dei brani più complessi dell’ultimo nato Passages into Deformity. La scaletta pesca in egual modo da tutta la discografia, fatta eccezione per il debutto Prelude to the Tragedy. I Defeated Sanity sono in perfetta forma e con solo una manciata di brani riescono ad imporsi come protagonisti assoluti delle serata: i suoni escono dall’impianto potenti e cristallini, riuscendo a valorizzare al massimo anche i passaggi più cervellotici, mentre le trame di chitarra e basso si mescolano in un disegno complesso e schizzato; degni di nota il growl profondo e marcio del vocalist e il lavoro dietro le pelli del terremotante Lille Gruber, che contribuiscono a mantenere elevata la carica di pura violenza emanata dal combo tedesco. Protagonisti d’un esibizione intensa e debordante, i Defeated Sanity sottolineano la loro bontà in sede live tanto quanto su disco, confermandosi una band dalla forte personalità che sa come maneggiare un genere già esplorato in lungo ed in largo quale il death metal, riuscendo a tirarne fuori le caratteristiche più estreme senza dimenticare l’apporto del proprio tocco personale. Alla fine dell’esibizione la platea accaldata, e fisicamente distrutta dall’ultima ondata di mosh grida a gran voce “we want more!”, riuscendo così ad ottenere “engulfed in excruciation”, un ultimo regalo d’addio.
Terminato questo esaltante concerto ci si ritrova come fratelli al bancone del bar scambiando due parole con amici di vecchia data e cogliendo l’occasione per farsene dei nuovi; molto gradita l’umiltà ed affabilità con cui i ragazzi delle band si sono poi mescolati con il pubblico chiacchierando e scherzando amabilmente con tutti, distruggendo ogni barriera tra musicisti e fan. Per finire un gradissimo ringraziamento al Sidro e a tutti coloro che si sono spesi per la riuscita di queste divertente serata a base di metallo estremo.