(Season Of Mist, 2014)
1. X2Y
2. Noise
3. Experience Your Flesh
4. Slaughter / Suicide
5. Spit
6. Defiled Purity
7. Jekyll
8. Collection of Dead Portraits
9. Carnivore Sublime
10. Les Morsures du Cerbère
11. June and the Laconic Solstice
I francesi Benighted fanno parte dello zoccolo duro formato da quelle band estreme che da quasi quindici anni portano orgogliosamente alta la bandiera del brutal-death europeo, dimostrando che non solo gli Stati Uniti sono stati fondamentali nell’imprimere un’identità ben definita a questo ramo del metallo mortifero.
Formatisi nel 1998 a Saint-Etienne, i Nostri si sono da subito contraddistinti per lo stile particolare della loro musica: si trattava infatti di un mix esplosivo di brutal-death metal e grindcore con alcune influenze derivanti dal black metal, unione piuttosto bizzarra e particolare per quanto concerne questo tipo di musica. Se il primo disco, che portava il nome della band, era risultato un po’ sotto tono, afflitto com’era da suoni sporchi e poco definiti, il successivo Psychose era stato il battesimo del fuoco per il combo francese, risultando tanto accattivante quanto distruttivo, un successo poi bissato dal seguente Insane Cephalic Production che li confermò tra le migliori brutal-death metal band del vecchio continente. Ora mentre il 2014 inizia a muovere i suoi primi passi, i Benighted fanno ritorno sulle scene con il nuovo album intitolato Carnivore Sublime, un disco che spaccherà sicuramente in due la schiera dei loro sostenitori. Analizzando le primi quattro tracce del platter ci si riesce a configurare un’idea piuttosto competa ed esaustiva di quest’ultima incarnazione: le tracce d’apertura “X2Y” e “Noise” si fondano su pura devastazione grezza ed incontaminata e sono strutturate sulla classica formula del brutal-death/grind muscoloso, la prima fortemente influenzata dal black metal svedese, soprattutto in certi riff a là Dark Funeral, mentre la seconda tributa l’U.S. brutal-style come Disgorge comandano con tanto di classico rallentamento spezzacollo. Arrivati però a “Experience Your Flesh” si viene completamente disorientati da questa strana creatura nata dalla fusione di melodie strazianti e dissonanti dei tempi di Psychose condite da atmosfere allucinate e perfino una spruzzata di industrial metal; non c’è il tempo di riprendere fiato ed ecco arrivare “Slaughter / Suicide”, rapida cavalcata maggiormente grind-oriented con un ritornello facilmente memorizzabile ed un riffing velocissimo che garantirà un mosh pit terremotante in sede live. Il resto dell’opera si muove tra questi estremi presentando brani come “Spit”, più simile allo stile degli inizi della band, nel quale il black metal si allacciava ad un nerboruto e tiratissimo brutal-death, oppure “Collection of Dead Portraits”, un manifesto di death metal moderno caratterizzato da repentini cambi di tempo e ammantato da un alone di deathcore. Si conclude con la massiccia chiusura affidata a “Les Morsures du Cerbère” e “June and the Laconic Solstice”, che si rifanno allo stile dell’ottimo Identisick proponendo un feroce brutal-death/grind “no compromise” sparato a velocità folli che colpisce duro senza far prigionieri.
La nuova direzione intrapresa dai Benighted risulta ostica da digerire e in parte va ad intaccare l’eccelso curriculum del combo francese, in ogni caso Carnivore Sublime risulta essere un disco completo ed accattivante, che comunque non stravolge troppo quella formula di groove e brutalità che li ha sempre contraddistinti. Anche per questo motivo, difficilmente vi farà pentire dell’acquisto.
7.5