(Candlelight Records, 2014)
1. Heart Of Darkness
2. Ether Child
3. Mazu Awakens
4. 13th Moon
5. The Falcon Cannot Hear The Falconer
6. Ghostdance
7. Consciousness Paralysis
8. Abandonment Of Being
9. Last Days Of The 4th Sun
Ci troviamo di fronte ad un altro prodotto della Candlelight Records, dopo aver parlato di recente dell’ultimo Earth Crisis arriva infatti questa band irlandese chiamata ColdWar. Formatisi nel 1999 a Dublino, il loro stile nasce da influenze e sonorità punk-hardcore degli anni ’90 mecolate al death-metal estremo sullo stile dei primi Sepultura e Slayer. Abbastanza variegati sono i concetti presi in considerazione nei testi e nelle immagini all’interno di questo Pantheist, che sembrano essere elementi dell’opera del tutto complementari alla musica. Bisognerebbe ascoltare questo disco più volte prima di poterlo comprendere bene in tutte le sue parti, sia musicali sia liriche.
Lasciamoci dunque e ci accompagnare nell’oscurità di “Heart Of Darkness”, una vera chicca per gli amanti del doom–core, in bilico tra gli Integrity di Systems Overload e Beneath the Remains dei Sepultura. Tra i vari episodi di questo Pantheist c’è sicuramente da segnalare un pezzo che farà perdere la testa soprattutto ai fan dei Crowbar, ovvero “The Falcon Cannot Hear The Falconer”, che parte un po’ in sordina con un giro pulito di chitarra ma poi risulta essere uno dei brani più potenti e crudeli del disco nonostante sia un pezzo che superi ampiamente i sei minuti di durata. Marce lente e cadenzate che poi sfociano in ritmi più grindcore e black metal: questo è, in estrema sintesi, Pantheist. Personalmente non sono un amante dei brani lunghi, e qui a volte si superano gli otto minuti (di agonia) come in “Consciousness Paralysis” e “Last Days Of The 4th Sun”, nelle quali sono presenti digressioni veramente troppo estese per quanto mi riguarda.
Tra i brani migliori dell’album troviamo di sicuro “13th Moon” e “Ghostdance”, due brani che similmente danno l’opportunità all’ascoltatore di essere “coccolati” per svariati minuti da blast e doppia cassa continua, un’immersione nel crust all’Hellbastard. La Candlelight Records si sta preparando per la guerra.
7.0