1. In Our Blood
2. Nothing To Win
3. Unmask The Spectre
4. Marrow
Stavamo quasi per darli per dispersi, in questi tre anni che hanno separato Clearing The Path To Ascend e il loro ormai penultimo lavoro Atma, ma puntualmente smentiti siamo qui a goderci il ritorno dei fricchettoni del doom americano, chiamati anche Yob dagli amici. Ci avevano lasciato nel 2011 con un disco magistrale, pesantemente influenzato da lunghe trame psichedeliche ed allucinazioni collettive, segno evidente del peso nell’economia compositiva del trio del master-mind Mike Scheidt, personaggio più che appassionato a suoni lisergici e sessantiani.
Stavolta ad attendere l’ascoltatore sono suoni granitici, possenti e anche un’ottima interpretazione vocale di Scheidt stesso, il quale abbandona in buona parte il cantato dello scorso lavoro per concentrarsi su uno stile vocale più profondo ed incisivo, e per l’appunto si notano più spunti d’aggressività rispetto agli episodi precedenti. Le quattro canzoni del platter scorrono pesanti in una marcia inesorabile fatta di un mix tra doom, psichedelia e drone che vi catapulterà in una dimensione di pura meditazione, accompagnati da divagazioni atmosferiche e continui sali e scendi, in una formula che non stancherà di certo gli appassionati del settore. A primo ascolto ogni pezzo potrà risultare simile agli altri ma questi ragazzi sanno il fatto loro, e armandovi di sana pazienza (ogni brano è di notevole durata) potrete cogliere tanti elementi che caratterizzano i quattro brani, ognuno dei quali è un gradino in più da superare per avvicinarvi al nirvana o rotolare fino a valle in un irrimediabile spossamento. Giusto per farvi un esempio “Marrow” ha tutte le caratteristiche per stupire l’ascoltatore, essendo un brano creato a partire da un arpeggio delicato in apertura e al centro della struttura, con tanto di voce femminile d’accompagnamento e un interessante effetto wah di fondo (con anche un delay niente male a nostro avviso) che conduce il pezzo più “arioso” del lotto, arricchito anche da un hammond all’interno.
Forse meno innovativo del precedente, sicuramente più aggressivo e possente, Clearing The Path To Ascend riconferma a pieni voti gli Yob come promotori di una formula di sempre ottima fattura e composizione, che certamente ha ancora molto da offrire a tutti gli appassionati.
7.5