(Kaotoxin Records, 2015)
1. Purulent Cold
2. Garroting Way
3. Mortuary Garlands
4. Gurgling Prey
5. Repulsive Corpse
6. Suffering
7. From Plasma to Embalming
8. Orgasmic Excavation
9. Premature Necropsy
10. Symptom
11. Rotted Flesh
12. Birth Remains
13. Outro
Formatisi in Francia nell’ormai lontano 1991, i Putrid Offal hanno militato nell’underground locale per circa quattro anni, proponendo un goregrind marcio e “in da face” sino allo scioglimento, avvenuto senza troppo clamore; dopo un lungo silenzio ed alcuni cambi di line-up, i nostri sono tornati in attività nel 2013, palesando subito una rinnovata ispirazione e spostandosi verso un death / goregrind sempre putrido e malato come suggerito dal nome ma reso più affilato, robusto e feroce grazie ad azzeccati innesti più prettamente death metal.
Gli sforzi profusi dal combo di Douchy-les-Mines hanno finalmente potuto concretizzarsi in un primo full-length, che vede la luce dopo tanti anni di dura gavetta. Mature Necropsy si presenta come un disco completo e ben confezionato, che sputa in faccia all’ascoltatore elevate dosi d’insana malvagità ed lo accompagna in un viaggio disturbante tra patologie assortite e medicina deviata, come i maestri Carcass ci insegnarono vent’anni orsono. “Purulent Cold” colpisce subito nel segno grazie alla sua semplicità, i mid-tempos della parte iniziale sono rapidamente sostituiti da up-tempo e martellanti blast-beats, elementi capaci di creare un’atmosfera rigorosamente old-scool nella quale risaltano stentoree le linee vocali di Franck Peiffer, che si barcamena senza difficoltà tra uno screaming graffiante e un growling caldo e profondo. “Gurgling Prey” è anch’essa un manifesto di pura brutalità, tanto breve quanto incalzante, con ritmiche che riportano alla mente i nostri conterranei Funeral Rape. I Putrid Offal mantengono però un buon tiro anche quando maneggiano brani prettamente death metal-oriented, come dimostrato dall’ottima “Suffering” e dalla conclusiva “Birth Remains”, che strizza addirittura l’occhio a certe sonorità svedesi care a Grave, Dismember e compagnia mortifera.
Tirando le somme possiamo dire di avere tra le mani un classico disco death/grind appartenente alla corrente del “pathological grind”, che si ispira senza tentare di mascherarlo a tutti i grandi nomi della scena. Il sound è facilmente riconoscibile, la musica della band francese vi riporterà alla mente i primi Carcass, gli Haemorrhage, i Lymphatic Pleghem e soprattutto i General Surgery, ma all’interno di questa formula collaudata i Putrid Offal sono comunque riusciti ad infondere un minimo della loro personalità. Ora speriamo solo di non dover aspettare altri quindici anni per vedere sugli scaffali il successore di Mature Necropsy.
7.0