1. Neah 1, 2
2. I’ll Be Back
3. Chill Out Dickwad
4. Prepare To Be Conquered
5. One More Rep
6. I Hope That You Leave Enough Room For My Fist
7. Pumping And Humping
8. Crom
9. I Eat Green Berets For Breakfast
10. Acting Advice
11. You Lack Discipline (There Is No Bathroom)
12. I Know Now Why You Cry
13. I Lied
14. Brutolics
15. Get Your Story Straight
16. Brutal Recall
17. I’m Not A Pervert
18. It’s Turbo Time
Negli ultimi tempi, sia negli States sia nel resto del globo, si è molto parlato delle vicende tragicomiche di Tim Lambesis e la sua oramai ex moglie, dell’improbabile e non riuscito tentato omicidio e dell’arresto del frontman degli Austrian Death Machine ed As I Lay Dying, ma ora non sono qui per questo, sono qui per descrivere quello che è probabilmente il miglior disco della band californiana. Il concetto di ogni disco degli ADM segue incessantemente la stessa formula: guardare un film di Arnold Schwarzenegger, scegliere una citazione, scrivere una canzone con detta citazione, aggiungere l’urlo “Ahhnold” e ben presto avrete un intero album degli Austrian Death Machine; per il titolo dell’album anche qui la scelta è abbastanza basilare, basta solamente aggiungere il numero proporzionale e consecutivo al precedente titolo ed il gioco è fatto. Questo disco presenta le più classiche citazioni della vasta filmografia di Schwarzenegger, tra cui, Kindergarten Cop, Terminator (1 e 2), The Running Man, Conan The Barbarian, Commando, e Total Recall. Quindi cosa ha in più questo disco in confronto ai precedenti? Niente, assolutamente niente ed infatti questa formula ancora funziona a meraviglia per il side-project di Lambesis.
Ahhnold (doppiato dal talentuoso Joe Gaudet) e Tim ripropongono un siparietto piuttosto gradevole e divertente, uno pseudo soundcheck prima del opening track “I’ll Be Back”, nella quale si nota subito la solita cattiveria inaudita nella stesura dei brani che, seppur in forma ironica, sprigionano una potenza che tante altre band di grosso calibro si sognano. “Chill Out Dickwad” è un altro esempio di come alcune cose prese con leggerezza possano trasformarsi in piccoli capolavori musicali. Si prosegue con “Prepare To Be Conquered”, altro memorabile pezzo con una buona base hardcore new school come sfondo, nel quale s’innalza un disperato urlo di aiuto al grido “Sonjaaaa”, protagonista dell’omonima pellicola cinematografica Red Sonja. “Pumping e Humping”, altro brano di chiara matrice hardcore newyorkese stile Madball, fa luce sulla vicenda ampiamente pubblicizzata da Arnold con la sua governante.
Questo Triple Brutal è un concentrato di pezzi incazzati, hardcore metal quanto basta e breakdown quasi impossibili da replicare, ed è pieno di partecipazioni importanti come Jamie Jasta, Scott Lewis (Carnifex), Ash Avildsen, Sean Swafford (Aenimus) e Dan Palmer (Death By Stereo). Sinceramente lo considero il miglior disco che la band abbia prodotto finora, un piccolo capolavoro nella sua semplicità. Ora il caro e vecchio Tim dovrà attendere fino a nove anni di carcere prima di sfornare un altro album con le sue band, comunque sia in questo disco ha sfogato tutta la sua rabbia musicale, la sua tecnica, la sua ironia. Dovete apprezzare questo album per quello che è, ovvero un progetto di “commedia metallara”: è un album divertente, ed ogni strumento è interpretato in maniera maniacale. Se i testi e la voce di Ahhnold fossero stati rimossi e sostituiti con testi più seri, sarebbe stato uno dei dischi metal più belli degli ultimi tempi. Peccato, dovremmo aspettare.
7.5