Sara > Hallava

La bellezza della musica è che non si finisce mai di scoprire qualcosa di nuovo e interessante. Per me l’ennesima occasione si è presentata quando tra i vari suggerimenti di Spotify mi è apparso Hallava, l’ultimo lavoro dei finlandesi Sara. Che sono una band in giro da parecchi anni – si sono formati nel 1995…

Eidola > Mend

Per arrivare a parlare del nuovo disco degli americani Eidola devo fare un piccolo passo indietro, un viaggio nel tempo fino all’anno in cui ho scoperto i Dredg. Che erano, per l’epoca, una band assolutamente unica e incredibile, capace com’era di fondere svariati generi in modo brillante e naturale, al punto che la loro audience…

Psykup > The Joke Of Tomorrow

Trent’anni sono un traguardo ragguardevole per una band. Per chi fa musica pesante, direi che è ancor più notevole arrivare a spegnere così tante candeline. I francesi Psykup, qui al sesto album (tanti anni, pochi dischi, ma tant’è: come dice il saggio, conta la qualità, non la quantità), sono una delle formazioni più eclettiche, e…

Gruesome > Silent Echoes

Devo stare calmo. Altrimenti mi parte la brocca e questa recensione la chiudo in tre frasi, per altro ricolme di insulti. Allora, partiamo da lontano, dai. Matt Harvey è un simpatico ometto di San Josè, California. Il Nostro ama il metal, in particolare il death e il thrash, e ha suonato di talmente tanti gruppi…

Skunk Anansie > The Painful Truth

La storia degli Skunk Anansie è semplice. Primo periodo, tre dischi enormi, sia per coraggio che per idee ma soprattutto per la qualità di un songwriting che, va detto, non ha mai più raggiunto quei livelli. Secondo periodo, altri tre dischi dopo la reunion, una calligrafia musicale un po’ fiacca, sfilacciata, tenuta in piedi dalla…

Tómarúm > Beyond Obsidian Euphoria

È possibile scrivere un disco estremo di un’ora e otto minuti di durata senza risultare pesanti, noiosi, ripetitivi? La risposta è sì e stiamo parlando del secondo lavoro in studio degli americani Tómarúm, ritornati sul mercato discografico a distanza di tre anni dal debutto, Ash in Realms of Stone Icons, che tanto impressionò per freschezza…

Machine Head > UNATØNED

Allora Mosè stese la mano sul mare. E il Signore durante tutta la notte, risospinse il mare con un forte vento d’oriente, rendendolo asciutto; le acque si divisero. Gli Israeliti entrarono nel mare asciutto, mentre le acque erano per loro una muraglia a destra e a sinistra. Gli Egiziani li inseguirono con tutti i cavalli…

Sleep Paralysis > Sleep Paralysis

Gli Sleep Paralysis non sono una band. Gli Sleep Paralysis sono un progetto personale di Stephen Knapp, polistrumentista statunitense, noto ai più come Cerulean, altra band non band. Difatti, nonostante Knapp abbia suonato in altre band, negli ultimi pare sia diventato allergico al concetto di fare musica in promiscuità, preferendo comporre, suonare e produrre tutto…

LIK > Necro

In piena pandemia, nonostante non avessi mai smesso di lavorare, il tempo libero non mancava di certo. Uscire non era possibile, quindi sono state settimane prolifiche in fatto di ascolti, andando a recuperare un botto di dischi che avevo smarrito col passare del tempo, oltre a rinvenire robetta nuova e interessante. Misanthropic Breed degli svedesi…

Crawling Chaos > Wyrd

Lasciate da parte il mare, le creme solari, la sabbia, la piadina, il Lambrusco e il liscio: sono tornati i riminesi Crawling Chaos! Nati nel lontano 2003, in tutti questi anni la band ha centellinato le sue uscite discografiche, con questo recente Wyrd che rappresenta il terzo disco per i Nostri. Dopo il debutto Repellent…

GOTR vs Grumo

Ho avuto il piacere di scoprire i Grumo con il loro nuovo disco, un ritorno dopo tanti anni di silenzio. Un album, questo Sons Of Disgust, che si è rivelato un ottimo comeback: granitico, violento, non fa sconti, non fa prigionieri. Ne ho parlato qui ed ora ho il piacere di fare due chiacchiere con Riki, l’ugola al veleno della band.

Mantar > Post Apocalyptic Depression

I Mantar sono una macchina da guerra. Diligenti come la morte, ogni due anni (o poco più, come nel caso di questo nuovo disco) tornano a deliziarci / sfondarci i padiglioni auricolari. Nato ad Amburgo nel 2012, il duo formato da Erinc Sakarya – batteria e voce – e Hanno Klänhardt – voce e chitarra…