Atræ Bilis > Aumicide

“A sona’ bene so’ bravi tutti”, potremmo dire a proposito di tanti gruppi e musicisti della scena attuale. Il problema, però, è coniugare la raffinata perizia tecnica con una pari abilità nella composizione e in quello che potremmo definire “senso generale” della composizione. Un ottimo risultato in questo ambito mirano a ottenerlo i canadesi Atræ Bilis…

Mòr > Hear the Hour Nearing!

Hear the Hour Nearing! è il debutto ufficiale sulla scena per i francesi Mòr (una delle tante incarnazioni del collettivo La Harelle) e avviene dopo quasi dieci anni dalla loro formazione. In questi dieci anni la band di Rouen ha lasciato traccia di sé con un demo nel 2015 e un live uscito in cassetta…

Ancst > Culture of Brutality

Un mitico adesivo degli Ancst che ricevetti in dono da un carissimo amico recitava “No blast beat, no applause” e già possiamo anticipare che il collettivo (più che band) berlinese con il nuovo Culture of Brutality non smentisce questo loro motto. Siamo arrivati al quinto full-length per il progetto che oramai ruota intorno al solo…

Jordsjuk > Råtner på Rot

I Jordsjuk sono un trio norvegese all’esordio discografico (escludendo i tre singoli usciti negli ultimi mesi) i cui componenti vengono da lunghe e affermate carriere in gruppi come Trollfest, Koldbrann, Nattverd, Djevel e Nordjevel tra gli altri. Il battesimo a cui sono sottoposti è letteralmente fatto col fuoco grazie a questo furioso EP che si…

Kollapse > AR

Il perturbante, Das Unheimliche, viene definito da Sigmund Freud come “quella sorta di spaventoso che risale a quanto ci è noto da lungo tempo, a ciò che ci è familiare” e quindi quando qualcosa viene avvertita allo stesso tempo come familiare ed estranea. Questo straniamento porta a una confusa e quindi ancor più temibile sensazione…

Solbrud > IIII

Un certo tipo di black metal atmosferico, progressivo e “di genere” riesce a non invecchiare mai e, invece, si ripropone sempre con freschezza, coerenza e tanta tanta qualità. Ne sono stati prova i recenti dischi di Wayfarer e Vemod e adesso ulteriore conferma arriva dai danesi Solbrud con il loro quarto disco (escludendo il maestoso…

Neid > Still Offensive

Tornano dopo sette anni di quasi silenzio discografico (ma con tanti tanti km in giro per l’Italia e non solo) i viterbesi Neid e lo fanno alla grande. Freschi di firma con la Time To Kill Records, i Nostri si presentano con un un EP di sette tracce più intro (con copertina di Zerocalcare) con…

Ett Dödens Maskineri > Kulturkriget

Basta dare un minimo ascolto a Kulturkriget, secondo album degli svedesi Ett Dödens Maskineri, per poter esclamare “Che bellezza!” e iscriversi subito dopo a un corso online di lingua svedese. Battute a parte, ci ritroviamo tra le mani un ottimo disco di crust-hardcore dal forte piglio melodico che è una gioia da ascoltare. Tra le…

Persecutor > Vendetta

Oltre alla distinzione tra vari generi musicali, si rende spesso necessario distinguere tra i musicisti che cercano di sperimentare spingendosi oltre l’orizzonte del già conosciuto e chi, invece, preferisce rifarsi e riferirsi a gruppi del passato più o meno esplicitamente. Non necessariamente, però, porsi nella prima categoria equivale automaticamente a una proposta di qualità e,…

Autarkh > Emergent

Finalmente qualcosa di nuovo! No, non è esattamente corretto affermare ciò ma, in un panorama come quello della musica estrema dove molto, non tutto, è stato detto ed è difficile re-inventare ed essere moderni e attuali ma allo stesso tempo coerenti, Emergent dei neerlandesi Autarkh è davvero un bel raggio luminoso. Siamo al secondo capitolo…

Pénitence Onirique > Nature Morte

Terzo full-length per i Pénitence Onirique, band del roster Les Acteurs de l’Ombre, etichetta transalpina che non ha bisogno di presentazioni e che da sempre ha lavorato all’evoluzione del black metal modernizzandolo, attualizzandolo e proponendo interessanti commistioni mantenendo una grande coerenza di fondo. Non si sottrae a ciò il combo francese che, da solide basi…