(Macabre Mementos Records, 2013)
1. Intro
2. A Terror With Armed Intervention
3. Forgotten Absolutely
4. Empty Lies And Broken Promises
5. Blind Devotion
6. Vengeance For Nothing
7. Blackboard Jungle
8. Live For Nothing Or Die For Something
9. Exploitation Of Humankind
10. Inconsistency Politics
La prima cosa che si nota, leggendo il nome di questa brutal death metal band giapponese, è un chiaro richiamo ai Dying Fetus; tale scelta non è certo stata frutto del caso, dato che lo stile dei Nostri è chiaramente ispirato a quando prodotto fino ad oggi dal combo del Maryland. Formatisi nel 2009, questi ragazzi si sono dati da fare per farsi conoscere all’interno della scena underground, fino ad approdare alla pubblicazione del loro primo full length nel gennaio del 2013 sotto l’egida della Macabre Mementos Recors.
Vengeance For Nothing è un disco senza fronzoli che punta tutto sull’immediatezza e sull’aggressione frontale dell’ascoltatore a suon di brutal death/grind, i quattro ragazzi di Osaka mescolano il classico BDM di matrice americana con buone dosi di goregrind ignorante e carico di groove. Come accennato nell’introduzione, si nota la loro grande devozione ai Dying Fetus, che influenzano pesantemente lo stile di Vengeance For Nothing, anche se con una rivisitazione in chiave più estrema e gutturale. Dopo una breve intro che, tra raffiche di mitra ed esplosioni, ci catapulta nel bel mezzo di uno scenario di battaglia moderno, arrivano i primi riff pesanti e distorti come monito per l’inferno sonoro che a breve comincerà. “A Terror With Armed Intervention” è un brano tanto pesante quanto veloce, cha macina sfuriate di batteria assieme a una cascata di riff massicci e alcuni sapienti rallentamenti killer, per un mix di pura brutalità genuina; ottima anche “Live For Nothing Or Die For Something”, un vero monolite di pesante prepotenza sonora. Complice il growl cavernoso del frontman Takatoshi Kuriama, i brani si susseguono con un impeto travolgente, senza fare prigionieri. I Blunt Force Trauma non brillano certo per originalità, ma compensano questa mancanza con una sana e genuina violenza che, unita alla relativamente breve durata dei brani, riesce ad esprimere al meglio le capacità musicali del combo nipponico, che predilige l’impatto diretto ad un approccio più tecnico e ragionato.
Seppure un po’ derivativi, i Blunt Force Trauma hanno dato alle stampe un lavoro solido e coeso che farà felici tutti coloro che vivono di pane e death/grind; inoltre Vengeance For Nothing funge da apripista per un anno che, tra pubblicazioni di grandi nomi e debutti di alcune promettenti nuove leve si dimostrerà parecchio ghiotto per la scena death metal.
7.0