(Comatose Music, 2015)
1. Suffering the Weak
2. Media Mindsnare
3. Wading Through Existence
4. Prescription Paradise
5. Coathanger Abortion
6. The Possession
7. Audra Sleeps
8. Forget the Past
9. Hypocritical Majority
10. Indefinitely Detained
I Coathanger Abortion sono una formazione del Tennessee dedita al death metal, in attività dal 2002 ma rimasta sempre relegata all’underground nonostante uno spiccato talento ed un sound abbastanza ricercato. Nel 2015 la band è tornata alla ribalta con un nuovo disco, intitolato Observations of Humanity, una release che potrebbe fungere da trampolino di lancio verso la notorietà e la fama.
Tuffandosi nell’ascolto di Observations of Humanity noteremo subito la genuinità del platter: i Nostri infatti, pur affidandosi a formule ben consolidate e rodate da band del calibro di Cannibal Corpse e Pyrexia, riescono a dar vita ad un sound personale, facilmente distinguibile, una caratteristica non comune ai giorni nostri e sicuramente motivo di plauso. “Suffering the Weak” si può tranquillamente definire come uno dei piccoli gioielli del disco: si tratta di un brano incalzante e terremotante con sfoggio di riff vorticosi e monolitici allo stesso tempo, in puro stile Cannibal Corpse, egregiamente completato dal growling profondo, marcato ed espressivo del singer Scott McMasters. Segue “Media Mindsnare”, un furioso assalto in up-tempo caratterizzato da riff quadrati e passaggi dal sapore floridiano anni Novanta. Per la titletrack i Coathanger Abortion scelgono un approccio maggiormente orientato all’old school death metal, dando largo spazio ai tempi medi e ai riff più dilatati, senza però mai allentare la pressione sul pedale dell’acceleratore. Si tira il fiato con la strumentale “Audra Sleeps”, che funge da apripista a “Forget the Past” nella quale viene a galla la totale devozione alla scuola death americana attraverso la messa in evidenza di pattern di basso muscolosi e un poderoso rallentamento spezzacollo posto a metà traccia, frutto di quanto insegnato dai Suffocation ai tempi d’oro. La conclusione viene affidata a “Indefinitely Detained”, un brano nel quale tornano in auge le ritmiche più incalzanti e feroci già protagoniste delle prime tracce del disco.
Con quest’ultima pubblicazione i Coathanger Abortion hanno dimostrato come il duro lavoro, la dedizione e la passione possano ancora dare succosi frutti anche all’interno di una scena che, pur avendo già superato il punto di saturazione, continua a partorire realtà degne dell’attenzione di tutti gli appassionati del genere.
7.5