(Century Media Records, 2013)
1. In The Minds Of Evil
2. Thou Begone
3. Godkill
4. Beyond Salvation
5. Misery Of One
6. Between The Flesh And The Void
7. Even The Gods Can Bleed
8. Trample The Cross
9. Fallen To Silence
10. Kill The Light Of Christ
11. End The Wrath Of God
Conosciuti praticamente da chiunque si voglia fregiare del titolo di “deathster”, i Deicide hanno da sempre avuto il potere di spaccare nettamente la critica: da una parte si trovano coloro che li reputano decaduti dopo Serpents of the Light e accolgono con ostilità qualsiasi nuova uscita, dall’altra coloro il cui amore per la creatura di Glen Benton rimane indiscusso, e pur riconoscendo alcuni cali qualitativi continuano a seguirli con grande devozione.
Dal 1987 ad oggi hanno sicuramente fatto parecchia strada, e possono vantare l’ambita riconoscenza di essere una delle più longeve ed attive death metal bands del mondo, purtroppo però durante tutti questi anni d’attività hanno sperimentato diversi cali d’ispirazione, per poi assestarsi su un livello di accettabile mediocrità; spetta dunque al nuovo arrivato, intitolato In the Minds of Evil, l’arduo compito di rilanciare la fama di questa formazione. Una volta catapultati nell’ascolto del platter notiamo subito un approccio più grezzo ed old-school rispetto al precedente To Hell with God, ed un piacevole ritorno al passato nel modo di impostare i riff principali, che lascia più spazio a midtempos e passaggi graffianti, piuttosto che quelle blande e scadenti trovate pseudo melodiche presenti negli ultimi due album. Brani come “Beyond Salvation” o “Between The Flesh And The Void” vanno dritti al sodo, pestando duro con bordate in doppia cassa e chitarre dalle ritmiche serrate ed ispirate; anche la stessa opener, nonché title-track, risulta essere parecchio convincente, grazie ad un’apertura a base di riff dal sapore Slayeriano che introduce un pezzo di robusto death metal condito da alcuni assoli ben piazzati. Se “Godkill” suona invece poco ispirata, risultando un evidente filler autocitazionistico, ecco arrivare l’ottima ed assassina “Trample The Cross” e l’epico midtempo dell’ultima traccia “End The Wrath Of God”, le cui ritmiche maligne vi sollazzeranno facendo dimenticare le brutture udite su Till Death Do Us Part.
Probabilmente i Deicide non riusciranno più a raggiunge le vette del passato, ma quando vogliono sanno ancora tirar fuori la giusta grinta, dimostrando di avere ancora la capacità di dare vita ad album degni dello status da loro raggiunto in più di venticinque anni d’onorata carriera.
7.0