(New Standard Elite, 2014)
1. Starved for Perversion
2. Kuntkiller
3. Destined to Violate
4. Funeral Gangbang
5. Carnivwhore
6. Preserved for Pleasure
7. Visceral Discharge
8. Lubricated in Vomit
9. Infected with Lunacy
10. Sadistic Bliss
11. Corpsified
12. Depraved Depredation
13. Mouthful of Menstruation
Chi scrive attendeva con ansia questa uscita: come ci hanno insegnato in vent’anni di carriera, gli statunitensi Gorgasm non sono mai stati famosi per la loro prolificità, in compenso hanno sempre fatto valere questi lunghi periodi di attesa dando alle stampe materiale di ottima qualità. Cosa aspettarsi quindi dall’ultimo arrivato Destined To Violate?
Dando un’occhiata all’artwork ed ai titoli delle canzoni ci renderemo subito conto che i Nostri non hanno modificato di una virgola la propria concezione di death metal, continuando imperterriti ad omaggiare il suo lato più estremo e brutale, e in tutta onestà la cosa non può che far piacere dato che il quartetto dell’Indiana è ormai assurto a pieno merito nel Valhalla delle maggiori e più rappresentative realtà brutal-death metal odierne. “Starved for Perversion” aggredisce frontalmente l’ascoltatore scatenando una vertiginosa quanto massiccia dose di riff quadrati e potenti, uniti a pattern di batteria martellanti dalle velocità proibitive, tra blast-beats e cambi di tempo esplosivi come scuola americana comanda, chiudendosi con l’immancabile break centrale con tanto di rallentamento slam, dagli effetti devastanti. Su queste coordinate si muovono la maggior parte dei brani, come “Kuntkiller”, “Preserved for Pleasure” o “Lubricated in Vomit”; la title-track, inoltre, mette in mostra la freschezza e l’ottima preparazione tecnica della band che sfodera riff dinamici ed alcuni innesti old-school death metal che impreziosiscono e completano la proposta dei Gorgasm. In “Carnivwhore” si opta per un assalto in doppia cassa che poi sfocia in un brano compatto dall’incedere monolitico, con il tipico sound caro ai maestri Suffocation e Deeds Of Flesh. Infine un plauso per la coppia di chiusura “Depraved Depredation” / “Mouthful of Menstruation”, che riporta indietro il flusso temporale al 2003, quando usciva il seminale Masticate to Dominate, tirando fuori quella malsana combinazione tra accelerazioni assassine e rallentamenti spezzacollo utilizzando come collante alcuni stop’n’go ficcanti e dannatamente azzeccati. I quasi 40 minuti di durata del disco scorrono lisci e senza intoppi come un fiume di sangue, brutalità e depravazione che finirà per annichilire l’ascoltatore lasciandolo senza fiato ma sicuramente soddisfatto.
Se non siete mai stati appassionati e nemmeno incuriositi dal brutal-death metal difficilmente questo album potrà farvi cambiare idea, ma per tutti gli altri parliamo di un “must have”, i Gorgasm infatti sono riusciti a portare a casa un altro successo, rendendo Destined To Violate un’opera completa e coinvolgente. Posso garantirvi che perdurerà per parecchi ascolti all’interno del vostro player, un traguardo non così scontato in questi ultimi tempi flagellati da pubblicazioni prive d’anima e band-fotocopia.
7.5