(Indie Recordings, 2014)
1. A Fading Horizon
2. Underworldly
3. Iskald
4. The Silence
5. Nidingsdåd
6. Nedom og Nord
Iskald in lingua norrena significa ghiaccio gelido: un nome del genere non può che calzare a pennello per una band black metal. Scostandosi dal tipico filone satanico/anti-religioso i Nostri hanno deciso di non scomodare Lucifero e soci, incentrando le loro tematiche sulla mitologia della loro terra, sulla bellezza dei gelidi paesaggi nordici e sull’inevitabile apocalisse che un giorno cancellerà la razza umana.
Giunti agli albori del 2014 ecco arrivare sugli scaffali la loro quarta fatica intitolata Nedom og Nord, un disco composto da soli sei brani la cui durata supera i quarantacinque minuti. Questa scelta ricorda i primi periodi dei grandi nomi della scena quali Immortal, Mayhem, Carpathian Forest, i quali erano soliti proporre pezzi da sei minuti o più. “A Fading Horizon” è il tipico brano dal DNA 100% puro black norvegese, che gioca con grande maestria su gelide melodie ed alcuni passaggi dall’incedere lento a tratti quasi rarefatto; con “Underworldly” ci si sposta su coordinate più epiche ed incalzanti senza però abbandonare la trama e le caratteristiche principali della prima traccia. Risalta fra tutte l’ottima “The Silence”, caratterizzata da alcuni mid tempos dal mood malinconico e passaggi che evocano le fredde tenebre delle notti invernali, dando all’ascoltatore l’impressione di venire avvolti nel gelido abbraccio dell’abisso; si chiudono le danze con la title-track, un altro pezzo da novanta votato ai classici del passato che ricorda i primi Satyricon con una spruzzata di melodic-death metal a dare un tocco particolare e personale, per una durata di quasi nove minuti senza particolari cali di tensione.
Nedom og Nord non fa certo gridare al miracolo, ma si dimostra comunque un disco solido e ben realizzato: ancora una volta gli Iskald hanno saputo trovare il giusto equilibrio tra il classico ed il moderno, dando vita ad un’opera piuttosto coinvolgente, prodotta in maniera impeccabile ma, a tratti, un po’ insipida.
7.0