(Music Fear Satan, 2015)
1. Now
2. Asylum
3. Karmic Debt
4. White Noise
5. Surmatants
6. Inertia
7. Uranus
Sotto lo pseudonimo Jessica93 si cela l’irrequieto Geoffroy Laporte. La sua irrequietezza lo ha portato a comporre ben tre dischi in tre anni; Rise, rilasciato su supporto fisico da Music Fear Satan, mostra il lato più cupo del musicista francese, risultando il suo lavoro meglio scritto.
La materia trattata è un’interessante fusione tra le cose più accessibili ed eteree di Justin Broadrick ed una certa sensibilità new wave. Fin dall’iniziale “Now” le sonorità sono legate ad una chitarra acida, accompagnata da un basso pulsante e distorto. Si riscontra forte e chiara l’infatuazione per la new wave soprattutto nei pattern di batteria elettronica dei brani “Asylum” e “Karmic Debt”. La voce, finalmente ben in evidenza e non sommersa di riverberi come in passato, ricorda molto sia nella timbrica che nel modo di cantare Peter Murphy degli storici Bauhaus; non si tratta di un mero plagio bensì di un richiamo assolutamente determinante per la riuscita del disco. Proseguendo l’ascolto le canzoni si dilatano e la letale “Surmatants” rilascia scorie postcore nel suo incedere e una drammaticità davvero toccante. L’unico difetto riscontrato nella produzione del lavoro è il suono della batteria, che risulta troppo sintetico, togliendo potenza e non integrandosi perfettamente con i riusciti suoni degli altri strumenti.
Nell’insieme Rise è un buon lavoro che riesce nel compito di proporre sonorità colme di carattere che in mano ad altri nomi ben più noti (Jesu su tutti) risultano stantie.
7.0