(Nuclear Blast Records, 2015)
1. Breaching the Asylum
2. The Black Sheep
3. Marching Through Graveyards
4. Thy Serpent’s Tongue
5. Vindication
6. Soul Destroyer
7. Carrying Crosses
8. Shattered
9. Hate Spirit
10. The World Is a Dying Insect
Negli ultimi anni i deathster canadesi Katakylsm avevano perso parte della propria energia ed ispirazione, rilasciando alcuni album mediocri che avevano minato la piuttosto solida fanbase della band; fortunatamente, giunto il 2015, il combo capitanato dall’italo-canadese Maurizio Iacono si è rimboccato le maniche ritornando in pompa magna sulla retta via grazie ad un nuovo disco carismatico e ben realizzato.
Serenity in Fire aveva concluso il periodo puramente death metal della band, che a seguito di alcune mutazioni ed evoluzioni stilistiche si era assestata su una via di mezzo tra il melodic-death svedese e l’old-school death nord-europeo, lasciando sfumare parte di quella ferocia e quelle piogge di blast-beats che in passato erano valse loro il soprannome di northern hyperblast. Dopo il cambiamento avevano vissuto un periodo di prosperità grazie ad ottimi dischi come In the Arms of Devastation e Prevail ed ora, grazie al nuovo arrivato Of Ghosts and Gods, hanno ripreso saldamente in mano il timone della nave recuperando il tempo perduto. “Breaching the Asylum” attacca con un inizio pacato e cadenzato assestandosi poi su ritmiche tipicamente melodic-death, sciorinando riff elaborati e ficcanti che ricordano da vicino gli intramontabili At The Gates e Dark Tranquillity. In “Marching Through Graveyards” vengono esaltate le influenze old-school death dando spazio a ritmiche più incalzanti e riff monolitici, giocando sull’alternanza tra tempi medi ed up tempo conditi da alcuni apprezzabili blast-beats. “Vindication” si dimostra in perfetta sintonia con le ultime produzioni targate Katakylsm, sfoderando intrecci chitarristi ed epiche melodie che faranno rapidamente presa sull’ascoltatore. Il resto delle tracce segue la linea madre tracciata dai primi due brani fatta eccezione per “Carrying Crosses”, il pezzo più oscuro del lotto, caratterizzato da un refrain avvolgente ed alcuni robusti break down, e la conclusiva “The World Is a Dying Insect”, canzone piuttosto complessa che strizza l’occhio al death metal moderno dipanando le proprie trame attraverso le varie sfaccettature conosciute oggi giorno del metallo mortifero, addentrandosi in atmosfere ariose ed evocative impreziosite da melodie suggestive, fino a lambire lidi old-school melodic-death con un finale in fade-out che riporta alla memoria i primi In Flames.
Quello della band canadese è senza dubbio un piacevole ritorno e l’ennesima dimostrazione di come anni d’esperienza e tonnellate di tour/live in giro per il mondo non possono essere spazzati via da un breve periodo negativo. Con Of Ghosts and Gods i Katakylsm hanno riconquistato fiducia in se stessi producendo un disco vario e piacevole da ascoltare più e più volte, senza il rischio di finire preda della noia.
7.0