(Sevared Records/Ossuary Industries, 2012)
01. Remnants of an Experimental Surgery
02. Bloated Corpse
03. Facing Deformity
04. Macerated
05. Gorging on the Savior
06. Scattered Limbs
07. Merciless Execution
08. Seeping form Her Cervix
09. Sifting Through Your Insides
10. Lifeforms of Incest
Come si dice in questi casi? Un nome un programma! Come facilmente intuibile dal monicker, i Meathook sono dediti al brutal death metal e fanno dello splatter, della violenza, del gore, della morte e delle torture le loro tematiche principale. Attivi da circa cinque anni e sotto contratto inizialmente con la solida Sevared Record, gli statunitensi giungono ora, sotto Ossuary Industries, al traguardo del secondo disco da studio.
In Facing Deformity troviamo tutti gli elementi caratteristici della band, in quello che pare da subito essere un naturale prosieguo del precedente Infernal Torture. I quattro dell’Arizona si dilettano in un brutal death metal sanguinolento che macina qualsiasi cosa trovi sul suo cammino; un riffing poderoso e uno scaltro utilizzo di alcuni pattern mutuati dalla scuola Suffocation, uniti con un pizzico di Deeds Of Flesh dei primi tempi, fungono da pilone portante del sound dei Nostri il quale, complici alcune soluzioni piuttosto catchy, riesce facilmente a penetrare nella mente dell’ascoltatore e a coinvolgerlo con le proprie ritmiche. Analizzando a fondo la proposta musicale di questo nuovo album, risulta impossibile non accorgersi della pressoché totale mancanza di innovazione e voglia di cambiare rispetto al passato: spesso queste due caratteristiche vengono viste con accezione negativa ma, nel caso dei Meathook, acquistano un valore positivo se si considera che in tali scelte si riscontra la volontà più pura di ricreare un sound che ultimamente si sta perdendo a fronte di nuove leve vogliose di modernizzare tutto, anche forzatamente.
Spetta a “Remnants of an Experimental Surgery” aprire le danze di Facing Deformity, un brano solido e veloce che utilizza una buona rapidità d’esecuzione e un impatto diretto, si continua poi con una serie di tracce piuttosto “tirate” caratterizzate da scariche di blast e riffing cadenzati spezza-collo. “Scattered Limbs” e “Seeping from Her Cervix” spiccano per violenza e brutalità, mentre “Sifting Through Your Insides” risulta essere il brano più completo e accattivante. Tirando le somme va detto che le dieci tracce componenti il platter risultano un po’ brevi, dato che la durata complessiva si attesta sulla mezz’ora scarsa; questa scelta potrà non andare a genio a tutti, ma se non altro facendo questa scelta i quattro americani hanno evitato di inserire alcuni brani-filler buttati a caso giusto per far lievitare il minutaggio.
Semplici e piuttosto classici, i Meathook si inseriscono in quel filone di band che mirano a portare avanti il proprio genere musicale senza voler aggiungere o togliere nulla ad esso. Lungi dall’essere fondamentali, ma comunque più che discreti, questi ragazzi sanno fare il loro mestiere e questo nuovo arrivato Facing Deformity, grazie anche a una discreta produzione, ne è l’ennesima conferma.
7.0