1. Red All Over
2. Under the Weight of the Wood
3. No Question, No Comment
4. Gold Digger
5. Compelled by Mediocrity
6. The Next Life
7. Dead Hope
8. Feign Ignorance
9. Mercy, Mercy
10. Malicious Guilt
11. Resultados
Nati nel 2001 come “fratellini minori” o, per usare un termine più corretto, side-project di musicisti appartenenti a due grandissime realtà del death/grind statunitensi (e, perché no, mondiali) Cattle Decapitation ed Exhumed, i Murder Construct sono rimasti nell’ombra fino al novembre 2010, periodo in cui venne alla luce il loro primo EP. Mantenendo una metafora “umana” su questa creazione, possiamo dire che i primi vagiti di Murder Construct ci erano subito parsi convincenti ed accattivanti, motivo per cui era tanta l’attesa che si era venuta a creare attorno all’uscita del debut albumt Results.
Finalmente, mentre il bollente agosto 2012 volge al termine, ecco piombarmi tra le mani il tanto atteso primo full-lenght del combo californiano ed è con grande passione che mi appresto ad esaminare e valutare le gesta dei quattro deathgrinders provenienti dalla Città degli Angeli. Results inizia con “Red All Over”, traccia piuttosto breve caratterizzata da una partenza calma, melodiosa, a tratti quasi malinconica e si sviluppa poi su ritmiche piuttosto blande, che vengono a creare un tappeto di ovattata tranquillità. Tale “velo” viene immediatamente lacerato dal riffing assassino e dalla partenza al fulmicotone che caratterizzano la seconda traccia “Under the Weight of the Wood” dove il vero carattere della band emerge con prepotenza. Ci troviamo di fronte a un death/grind d’assalto che pone le sue basi su un riffing veloce e dissonante unito a un drumming incalzante ma compatto allo stesso tempo che non disdegna alcuni rallentamenti ed incursioni a suon di “tupa-tupa” in territorio old-school death metal. Volendo trovare alcune similitudini tra il sound dei quattro californiani ed altre band più conosciute, possiamo sicuramente citare i Cattle Decapitation con i quali condividono un chitarrista e il cantante, i Nasum di Human 2.0 ed Helvete e, infine, i primi Malevolent Creation. Lo scopo principale che i Murder Construct volevano raggiungere è stato centrato in pieno, ovvero proporre una miscela distruttiva e veloce di death metal e grindcore senza mai eccedere verso una delle due anime, che sono sapientemente intrecciate tra loro rendendo il sound di Results potente e accattivante. Impossibile rimanere delusi o, ancor peggio, indifferenti di fronte a questo piccolo capolavoro in cui i classici stilemi del genere vengono in parte rivisti e modificati in chiave più moderna e personale. L’introspettiva “The Next Life” e l’inaspettatamente lunga closing track “Resultados”, nella quale ricompaiono la melodia e la magia iniziali, ne sono la prova, risultando inoltre tra i brani meglio riusciti del platter assieme alle due rasioate portanti i nomi di “No Question, No Comment” e “Dead Hope”. Dal punto di vista compositivo si denota un songwrting maturo e completo, frutto della grande esperienza e del bagaglio musicale sviluppato nei tanti anni di lavoro dai membri della band. L’ unico piccolo neo riguarda le parti cantate in screaming, che risultano un po’ monotone e meno convincenti della performance in growl.
Tirando le somme, non mi resta che approvare Results, un disco completo e accattivante che non mancherà di appassionare tutti coloro che apprezzano questo genere da tempo e riuscirà sicuramente a catturare anche qualche nuovo fan. Ora non ci resta che attendere i Murder Construct al prossimo appuntamento, sperando che il livello qualitativo e l’ispirazione rimangano inalterati.
7.5