(Finaltune Records, 2014)
1. Very Large Telescope
2. Plot
3. Do Not Make Me Axe You Again
4. Hips
5. Tragic
6. The Universe Is Something That Happens
7. The Lesson Of Being Who We Are
Le contaminazioni elettroniche non sono una novità in ambito post rock. Gli arpeggi su beat algidi hanno un indubbio fascino; i tedeschi Nihiling partono da questa base per offrirci un disco malinconico con una forte attenzione per le melodie.
Si passa da brani strumentali come l’iniziale “Very Large Telescope”, che con i suoi fraseggi di pianoforte ricorda i Mono più sognanti, a momenti più elettronici nei quali i nostri mostrano le loro potenzialità (“Hips”). La summa artistica del gruppo si può riassumere in “Do Not Make Me Axe You Again”, in cui tutto è perfettamente bilanciato: si parte con chitarra pizzicata e un giro vocale da brividi, che accompagnato ad un riff circolare umorale approda ad un muro di feedback nel finale. L’utilizzo della voce è croce e delizia della produzione: se da una parte abbiamo un cantato femminile che porta alla memoria la fredda limpidezza di voci come quella di Beth Gibbons dei Portishead e risulta estremamente funzionale alla musica, dall’altra abbiamo il cantato maschile che risulta a dir poco insopportabile e, per esempio, rende inevitabilmente “Tragic” un episodio da saltare senza dubbio per via della voce, troppo catchy e ruffiana.
Se una volta tanto non avete voglia di sbulbare facendo headbanging, la ricercatezza di questo disco potrebbe fare al caso vostro. Se invece vi alzate alla mattina e già sgranate rosari di bestemmie, lasciate perdere.
6.5