(Horror Pain Gore Death Productions 2015)
1. Existence Is Our Exile
2. Drowned
3. Casket Of Dying Flesh
4. Father Suicide
5. The Funeral March
I Plaguewielder arrivano dal Lussemburgo e si presentano al mondo con questo debutto dalle coordinate sludge/doom e avant-garde/post metal/black. Questi generi musicali, racchiusi nelle cinque tracce di questo Chamber Of Death, vengono manipolati in ottima maniera e introdotti nella mente dell’ascoltatore con meticolosa maestria. Si parte con gutturali e lancinanti lamenti (“Existence Is Our Exile“ ) che lasciano subito intendere l’abilità e la destrezza compositiva della band: in tutto il lavoro sono presenti degli assoli di chitarra taglienti, un basso bollente ed improvvisi cambiamenti di tempo che includono frequenze drone disturbate; è addirittura presente anche un organetto/pianoforte e alcuni synth. Tra i pezzi più paranoici e incisivi citiamo “The Funeral March”, una marcia semifunebre con rintocchi di campane e tastiere, che accompagnate da chitarre tristi e ingolfate dettano il passo infinito di questa traccia drammatica e particolarmente strutturata.
Il non aver citato band simili o punti di riferimento vuole evidenziare la bontà di questo lavoro, un debutto personale e sincero, un album suonato con cognizione di causa nei confronti di tutti i generi che troviamo al suo interno. Non si tratta della solita band underground che propone un classico sludge/doom : qui siamo invitati, e poi rinchiusi, in enormi affascinanti stanze musicali. La sensazione, ascoltando l’album, è quella di essere osservati e spiati a tal punto di diventare paranoici e, così, trovarci a specchiarci nel sound conturbante e sinistro di Chamber Of Death. Ottimo debutto, seguiamoli.
7.5