(Memorial Records, 2013)
1. The Void
2. Shipwreck Of Existence
3. So Far From The Truth
4. Crossing The Line
5. As Moments Becomes Memories
6. Sleepwalker Blues
7. Left Undone
8. Travelers
9. The Deepest Black
Gli abruzzesi Remains In A View propongono un classico metalcore in stile Texas In July, Miss May I e August Burns Red (forse troppo) con una voce spiccatamente hardcore, sul modello dei primi Strife di In This Defiance o degli Earth Crisis di Destroy The Machines. Il sound di questo Elegies è potente e multiforme, i cori sono poderosi e il disco è suonato con palpabile genuinità, ma altrettanto palpabile è il difetto di fondo di cui soffre la musica di questi ragazzi: nessuna traccia particolare o anche un singolo riff riescono a restare in mente ad ascolto terminato.
Non vorrei essere frainteso, anzi, considero il lavoro ed il sacrificio di una band emergente sopra ogni cosa ma i Remains In A View sono nati nel non lontano 2007 ed a mio avviso manca, ancora oggi, l’azzardo di tentare quel qualcosa in più per fare il salto di qualità da band emergente a band avviata alla ricerca di un risultato ben definito. Se fino a qualche anno fa il metalcore era ancora portatore di rinnovamento in ambito estremo (anche se poi di innovativo ha portato ben poco), oggi risulta veramente difficoltoso distaccarsi dai canoni già scritti e ancor più complicato p cercare di essere originali. Resta il fatto che Elegies è certamente un disco curato, prodotto da Alessandro Gavazzi (Hell Smell Studios) e mixato da Massimiliano Canali e Gabriele Ravaglia (al “mitico” Fear Studio di Ravenna).
La traccia iniziale “The Void” è una intro piuttosto scialba, ma quando si da spazio alla musica la storia cambia notevolmente. Da “Shipwreck of Existence” in poi ci si immerge subito in una serie di assalti frontali aggressivi e intensi, con inserti melodici tipici del genere, che fanno scivolare via il disco in maniera piuttosto godibile, senza però che ci siano, come già detto, picchi notevoli. Elegies non si discosterà molto dalla tradizione metalcore, ma comunque è un disco da non sminuire e sono sicuro che se i Remains In A View abbiano le capacità per fare quel salto di qualità di cui parlavo prima.
6.0