(Blast Head Records, 2013)
01. Necromantic Disposition
02. Visceral Disembowelment
03. Neurotic Aberration
04. Torment of the Weak
05. Back to Crack
06. Incestual Convulsions
07. Sutured Flesh
Gli scozzesi Scordatura sono una formazione proveniente da Glasgow, nata nel 2007 dall’unione di cinque ragazzi piuttosto giovani, animati dalla passione per il death metal . Capita spesso di partire prevenuti, quando ci si avvicina a queste giovani realtà, perché si teme che possano essere i soliti gruppi fotocopia completamente privi d’anima; per nostra fortuna questa volta tali paure vengono rapidamente dissolte.
Dopo alcuni anni di gavetta trascorsi pubblicando EPs e demo, i Nostri sono arrivati all’agognato traguardo del primo full-length album, uscito per Blast Head Records ad inizio febbraio 2013. Torment of the Weak è un disco che condensa al suo interno la pura essenza fatta di violenza e distruzione sonora tipica del brutal-death metal “classico” con la voglia di emergere dalla massa e di distinguersi tipica delle nuove leve che si avvicinano alla scena metal. I cinque scozzesi, forti di una preparazione tecnica piuttosto elevata e di una produzione decisamente curata e sopra le righe, sono riusciti a creare un platter solido e parecchio interessante nel quale riesce ad emergere, sin dai primi ascolti, l’impronta caratteriale degli Scordatura che, facendo tesoro di quanto insegnato dai grandi nomi della scena estrema mondiale, hanno dato vita ad un’opera che riesce a risultare sia innovativa che classica. Il songwriting di Torment of the Weak, pur non essendo eccelso, è comunque dotato di tutte le caratteristiche che permettono un ascolto liscio e piacevole, riuscendo anche a far breccia nella mentalità del deathster più scafato, e difficilmente vi troverete in balia della noia durante l’assalto sonoro scatenato dagli scozzesi. Esaminando la prima traccia di quest’opera, entriamo subito in sintonia con la forza di impatto che scaturisce dalle chitarre di Owen McKendrick e Dave Coia,generatrici di un wall-of-sound esplosivo, coadiuvate dall’ottima prova vocale del singer Daryl Boyce, che riesce con grande disinvoltura a passare da un growl cavernoso e profondo a uno screaming dilaniante; il brano risulta facilmente assimilabile e, grazie anche ad un ritornello particolarmente ficcante, difficilmente riuscirete a non scapocciare a tutta velocità. Si continua, mantenendo sempre ritmiche piuttosto spinte, con “Visceral Disembowlement”, traccia ricca di groove e riff assassini, ottima da riproporre in sede live; i pezzi successivi viaggiano su queste stesse coordinate, arricchiti da alcuni rallentamenti spezza collo e accelerazioni al fulmicotone, sulla quale aleggia lo spettro dei francesi Benighted. Da segnalare anche l’ottima “Incestual Convulsion”, che in soli due minuti e cinquanta secondi si configura come un vero e proprio manifesto di violenza belluin, in cui riff quadrati e tritaossa fanno la parte del leone uniti all’incedere rapido e martellante della batteria, una sorta di “Panzer” musicale. La conclusione è affidata a “Sutured Flesh”, brano poderoso à la Dying Fetus che, come un toro scatenato, carica a testa basta falciando qualsiasi cosa si ponga sulla sua strada, concludendo la mattanza sonora e lasciando l’ascoltatore “pesto” ma soddisfatto.
Gli Scordatura sono un perfetto esempio di come, armati di tanta buona volontà e passione adeguatamente supportate da una buona preparazione, una realtà così giovane possa essere capace di creare qualcosa di nuovo senza deragliare dal binario principale di un genere piuttosto ostico e fortemente legato a certi stilemi come il death metal. Soddisfatti da questa produzione, staremo a vedere cosa ci riserverà il combo di Glasgow per il futuro.
7.0