Amplifier > Gargantuan

Ho conosciuto gli inglesi Amplifier con il loro terzo disco (doppio, per altro), The Octopus, quindici anni or sono. Uno dei dischi migliori che abbia mai ascoltato, con quel progressive rock, a tratti metal, variegato in mille digressioni e fortemente influenzato da elettronica, psichedelia e space rock. Con i successivi Echo Street e Mystoria, questa…

Tigerleech > Bicephalous

Più ascolto questo disco e meno sento le influenze stoner e sludge che, a quanto pare, hanno contraddistinto il recente passato della band parigina. La componente hardcore, di quella corrente moderna che trovo alfieri in band come Mastodon e similari, è ben presente: qui in Bicephalous, l’album nuovo, come nelle precedenti uscite discografiche. I Tigerleech…

Vertex > The Purest Light

La band francese dei Vertex ha combinato un pasticcio. È presto detto: pur avendo un’indiscutibile bravura nel comporre e suonare i propri brani, ecco che tutto quello che va a finire su disco è totalmente derivativo. A tal punto che potrebbe trattarsi di una tribute band, vista l’aderenza stilistica a band come Meshuggah, Gojira, Animals…

Sara > Hallava

La bellezza della musica è che non si finisce mai di scoprire qualcosa di nuovo e interessante. Per me l’ennesima occasione si è presentata quando tra i vari suggerimenti di Spotify mi è apparso Hallava, l’ultimo lavoro dei finlandesi Sara. Che sono una band in giro da parecchi anni – si sono formati nel 1995…

Eidola > Mend

Per arrivare a parlare del nuovo disco degli americani Eidola devo fare un piccolo passo indietro, un viaggio nel tempo fino all’anno in cui ho scoperto i Dredg. Che erano, per l’epoca, una band assolutamente unica e incredibile, capace com’era di fondere svariati generi in modo brillante e naturale, al punto che la loro audience…