Haunted Horses > Dweller

Gli Haunted Horses sono un trio di Seattle, hanno qualche album all’attivo e con questo nuovo Dweller ribadiscono chiaro un concetto: fanno molto baccano. La base del loro sound poggia su tre generi ben definiti: punk, noise, industrial. Un trittico che, la Storia ce lo insegna, porta con sé tutto un carico di disagio, tensione,…

Tv Dust > Transition

Il trio milanese arriva finalmente alla pubblicazione del primo album. Transition è infatti la logica, e inevitabile conclusione, a cui erano destinati i Tv Dust dopo una quaterna secca di EP, raccolti dalla Maple Death Records – che cura anche questo loro esordio – in una intrigante edizione a doppia cassetta uscita nell’estate del 2022.…

Uniform > Nightmare City

È abbastanza recente il fenomeno di realizzare due album “gemelli”, con sonorità totalmente differenti, quasi si trattasse di due band diverse. Gli americani Uniform si uniscono alla nutrita lista uscendo con Nightmare City, il fratello strumentale ed elettronico (tastiere, synth, lap steel, pianoforte) di quel capolavoro di American Standard (già recensito su queste pagine). Se…

Uniform > American Standard

Quando pensiamo alla musica spesso pensiamo al lato più divertente di essa: ascoltiamo un disco, magari bevendoci una birra con qualche amico, la musica che accompagna le nostre scorribande in qualche stanza d’albergo, una playlist per farci andare più forte quando ci si tiene in forma correndo. Ma c’è sempre un lato nascosto, oscuro, come…

Orbiter > Distorted Folklore

Il nuovo lavoro in studio degli Orbiter, Distorted Folklore, conferma il timbro eccentrico del processo di scrittura coeso e completo della band heavy rock di Gainesville (Florida). L’album è un degno seguito dell’EP Head Wounds del 2022 ed è prodotto per la label americana Salvaged Records. In questo nuovo capitolo dalla lucida e entusiasmante produzione…

Othismos > Sottrazione

La gestazione della presente recensione non è stata semplice. Anzi, a dire la verità è stata molto complicata. Da quando è passato in redazione, ho ascoltato decine di volte l’ultima fatica targata Othismos, Sottrazione, senza mai trovare la chiave di volta per produrre una recensione che catturasse davvero l’essenza del disco e andasse un po’…

Hungry Like Rakovitz > Pious

Pubblicare un disco il primo giorno dell’anno? Si può fare. Mettere in difficoltà il recensore di turno, alle prese con le dure abbuffate tra Natale e Capodanno, per ascoltare, pensare e scrivere un pezzo prima del primo gennaio? Si può fare. Pubblicare un disco bello, assicurandosi con 364 giorni di anticipo un meritato posto nella…