Stormo > Endocannibalismo

Giunti al sedicesimo anno di carriera, gli Stormo sono ormai un’istituzione della scena hardcore nostrana, e la firma per un’etichetta di spessore quale Prosthetic Records rappresenta sia il coronamento di quanto seminato dal 2007 a oggi dai Nostri che un nuovo inizio, simboleggiato anche dal cambiamento del proprio moniker (precedentemente Storm{O}). Caratteristica che ha contribuito…

Tómarúm > Ash in Realms of Stone Icons

Con tutte le modalità con cui si può fare dell’alchimia tra generi musicali non capita sovente di poter sentire gente che mescola tech death e atmospheric black metal. Leggendo queste parole non dubito che si possa pensare subito male. Due generi distinti e opposti, ma datemi retta quando scrivo che i Tómarúm lo fanno bene…

Yatra > Born Into Chaos

Gli Yatra si stanno creando un loro piccolo da Blood Of The Night in qua; con Born Into Chaos sembrano confermare questa locazione. Ma Born Into Chaos è un disco che con carte non dico ottime, ma sicuramente buone, se la gioca male. Il passato di band stoner è ormai scomparso pare, anche se la…

Volcandra > Border World

Si inizia a capire come funzionano le release di Prosthetic. Sono quasi tutte cose già esplorate da molti in passato sia remoto che recente, ma sempre si tratta di qualcosa di reimmaginato. I Volcandra con Border World non fanno eccezione. Border World è un EP che si presenta con un carattere che riporta alla mente…

The Machinist > All is Not Well

La Prosthetic è praticamente una fucina perennemente accesa e in produzione e questa è una buona cosa, ma è anche una cosa che comporta dei rischi; quali? Beh soprattutto quello per cui tra la roba che viene prodotta esca anche qualcosa di leggermente anacronistico e fin troppo dozzinale, un po’ come All is Not Well dei Machinist. Sarò…

Werewolves > From the Cave to the Grave

Sempre gradita la presenza di questi ragazzotti e anche in questo 2022 i Werewolves ci graziano e ci deliziano con il loro sound ibrido che scaturisce da From the Cave to the Grave. Gli australiani ci danno sotto e sfornano un altro disco che è goduria e divertimento fin da subito. Penso sia davvero difficile…

Huntsmen > The Dying Pines

Sono una band davvero forte gli Huntsmen, che continuano imperterriti ad abbattere i confini che dividono il metal e il folk tradizionale americano. The Dying Pines è la nuova fatica che testimonia le loro intenzioni perché Mandala of Fear non bastava, ne serviva ancora. Si parla di un EP, quindi qualcosa di molto conciso e…

Sadistic Ritual > The Enigma, Boundless

Curioso come certi lavori ti arrivino addosso proprio quando hai decretato che il thrash metal non fa più parte dei tuoi ascolti e devi ricrederti all’istante. Tre anni prima uscivano con un promettente Visionaire of Death, un lavoro che lasciava intendere molte cose, ma The Enigma, Boundless, beh… Una furia devastante colpisce l’ascoltatore senza introduzioni,…

Without Waves > Comedian

Lunar era un gran bel disco, non c’è dubbio, lo è ancora, ma i Without Waves hanno deciso di tirare fuori qualcosa di devastante, qualcosa che è davvero ostico anche per orecchie allenate, qualcosa come Comedian. La band di Chicago ha messo insieme una manciata di canzoni che mettono in subbuglio anche la logica di…

Abhoria > Abhoria

Tra tutte le cose experimental black, progressive black, atmospheric black e compagnia che ho sentito di recente penso proprio che del sano death black metal furioso e diretto ci sta molto bene, come un’insalatina verde il giorno dopo capodanno. Gli Abhoria sono proprio quell’insalatina, solo che loro sono un’insalatona, non verde, ma nera come la…

Eternity’s End > Embers of War

Speed metal, un genere che non accontenta mai nessuno che non ne sia un effettivo fan, per colpa del suo essere troppo power per essere thrash e troppo thrash per essere power e troppo power per chiunque non gradisca il power stesso. Mi pare di essere stato abbastanza chiaro. Gli Eternity’s End sono ormai al…