1. Peculiar Perversions Particular to the Piquerist
2. Of Rutting Beasts and Drifting Herds
3. Scores of Sores, Legions of Lesions
4. Made Loose, the Bonds of Piety
5. A Hundred and Twenty Days in Sodom
6. The Repercussions of Fetus Consumption
7. A New Code of Morality
8. The Locard Principle
9. Eschewing the Advice Against Self-Trepanation
10. Well if the Turkey’s in the High-Chair, Where’s the Baby?
11. The Pitezel Family Holiday
I londinesi Twitch of the Death Nerve iniziarono a muovere i primi passi intorno al 2004, rimanendo celati negli oscuri meandri del fitto sottobosco extreme metal della terra d’Albione, riuscendo a far parlare di sé solo nel 2012, quando si iniziarono ad intravedere i primi spunti di quello che sarebbe divenuto il loro debut album.
Per essere una formazione di sole tre persone i Nostri si sono dati parecchio da fare, confezionando un disco completo ed efficace su svariati fronti: A New Code of Morality vi colpirà sia per l’ottima perizia tecnica profusa in ogni singolo brano, sia per la ferocia e la precisione chirurgica con la quale il trio inglese è riuscito a permeare l’intero disco creando una piccola perla di brutalità dal sound moderno ma per nulla ammiccante alle facili trovate commerciali. “Peculiar Perversions Particular to the Piquerist” è la tipica mazzata nei denti, attacca subito frontalmente con una serie di riff sparatissimi, il tutto in favore di una brutalità immediata e senza fronzoli resa più estrema e disturbante dall’alto tasso di tecnica profusa nell’esecuzione di ogni singola nota. Sulla stessa lunghezza d’onda proseguono i due brani successivi, attenti a mantenere sempre elevatissimo il livello di adrenalina nell’ascoltatore; giunti a “A Hundred and Twenty Days in Sodom” i riff si fanno ancor più rapidi, quasi esasperati, e i Nostri spingono anche su una maggiore dinamicità alternando queste caotiche cariche frontali ad alcuni break dal sapore old-school, generando un contrasto dagli effetti magnetici. La title track sembra fare da spartiacque tra i due approcci utilizzati dalla band nella realizzazione di A New Code of Morality: se infatti fino a questo punto si era data la precedenza a tecnicismi dal mood più moderno e a mantenere sempre premuto al massimo il pedale dell’acceleratore, con “The Locard Principle” compaiano dosi ben calibrate di groove ed impianti sonori più semplici e diretti di scuola Deeds Of Flesh, che faranno la felicità di tutti gli old-school deathsters. Si continua su questa strada con le tracce successive, fino alla chiusura affidata a “The Pitezel Family Holiday”, brano introdotto da un siparietto comico che poi viene letteralmente spazzato via dall’annichilente wall of sound che ne segue, fatto di riff vorticosi che rincorrono pattern low-tune di basso e mitragliate di blast-beats alternati ad alcuni rallentamenti assassini molto azzeccati a là Pathology. In sintesi questo disco riesce a colpire nel segno, esaltato com’è da tutte le buoni doti del brutal-death metal che lo rendono un piccolo capolavoro del genere.
E’ veramente un piacere vedere che ci sono ancora piccole realtà underground in grado di compiere il grande salto e portare alla ribalta del pubblico dischi di grande caratura, ricchi di freschezza compositiva e dotati anche di una buona personalità. I Twitch of the Death Nerve sono riusciti nell’impresa di sfornare qualcosa di nuovo ma allo stesso tempo old-school, conciliando tutte le differenti anime dei fans che popolano la scena death metal. Ottimo lavoro.
8.0