( Three One G Recordings, Tannen Records, Sangue Dischi, 2015)
1. Enemy e Core
2. Colon Hell
3. Forza Bruta Ram Attack
4. San Leather
5. Krakatoa
6. Panta Reich
7. All You Grind Is Love
8. Rococock Fight
9. Shitfing
10. Phase Terminale
Sono passati due anni dal devastante Opera! e solo qualche mese dall’interessante split con gli Ornaments; ora gli Zeus! tornano con un nuovo lavoro, sempre sotto l’ala protettrice di Justin Pearson e della sua Three One G (Tannen Records e Sangue Dischi si occupano della controparte vinilica).
La prima sensazione ascoltando Motomonotono è che i nostri abbiano limato dove possibile (nessuna illustre collaborazione e suoni ridotti all’osso), sfornando riff circolari di una potenza devastante, come si può notare in “Enemy e Core” e “Colon Hell”. Iterazioni e brutalità al servizio del consumatore. Di sole mazzate però non vive l’uomo e fortunatamente si possono sentire pure tecnicismi di scuola mathcore in “San Leather” e “Shitfing”. Proseguendo nell’ascolto ci si rendo conto di quanto sia difficile inquadrare la proposta del duo, che piazza in tutto questo caos inaspettate aperture ambient. Le due lunghe tracce “Panta Reich” e “Phase Terminale” funzionano alla grande nella loro funzione di far riprendere il fiato all’ascoltatore. Come sempre però non bisogna prenderli troppo sul serio e in un brano come “All You Grind Is Love” gli Zeus! sembrano proprio volere ribadire il concetto con voce esasperata: il risultato sono due minuti di pura ignoranza sonica fatta di tempi folli e urla ferine.
Prodotto dagli stessi Zeus! e da Carlo Zollo (Calibro 35) e passato per le mani di Carl Saff per il mastering, Motomonotono riesce nel difficile compito di portare avanti il discorso dei primi due lavori senza cadere nell’autocitazionismo al quale il (non)genere spesso porta.
7.5