Chelsea Wolfe > Hiss Spun

Sfido qualunque lettore di GOTR a trovare un compositore in grado di produrre con costanza nel tempo lavori interessanti, riuscendo impeccabilmente a rappresentare sotto forma di musica con peculiare sensibilità un messaggio, delle sensazioni, un’urgenza artistica sincera. Moltissimi degli artisti qui seguiti e ammirati, prima o poi sono incappati in quel che viene comunemente definito…

Swans > The Glowing Man

È stupefacente constatare come gli Swans siano riusciti a creare un altro pezzo da 90 nel giro di così poco tempo. Ha dell’immondo tutto questo, dell’innaturale, sembra il figlio di un patto col diavolo che noi non potremo mai comprendere. The Glowing Man è il capitolo conclusivo del nuovo corso della creatura multiforme di Michael…

Gojira > Magma

Conosciamo i Gojira da molto tempo. Abbiamo visto la loro evoluzione artistica farsi da carbone informe a diamante oscuro in pochi anni, con un percorso di tutto rispetto che li ha portati ad essere uno dei nomi imprescindibili del metallo anni ’00. Vogliamo quindi credere che nel loro caso parlare di “commercializzazione” non abbia senso,…

Xiu Xiu > Plays the Music of Twin Peaks

Le doti di abili sperimentatori musicali dei Xiu Xiu non le scopriamo certo oggi, data la disinvoltura imbarazzante – in senso buono – con la quale riescono a muoversi tra musica classica, free jazz, new wave,noise rock e industrial. Non sempre i loro lavori sono stati ben focalizzati e di facile assimilazione, ma quello che…

Radiohead > A Moon Shaped Pool

  Ci sono gruppi che sembrano essere costretti a dover dimostrare qualcosa ad ogni uscita, mossi da spirito critico e voglia di superare ogni volta i propri limiti, mentre altri si adagiano su una spirale discendente fatta di manierismo e falsità artistica. Tra i primi fortunatamente possiamo annoverare con certezza i Radiohead, veri camaleonti musicali della…

Motorpsycho > Here Be Monsters

  Escludendo il più che discreto Little Lucid Moments (2008) o l’ultimo Behind the Sun (2014), gli ultimi lavori dei ragazzi di Trondheim risultano insufficienti, anacronistici e pericolosamente di mestiere, soprattutto se confrontati con quanto prodotto nel ben più glorioso passato, che rischia di diventare ormai molto lontano, costringendoci alla ricerca di quella freschezza, sincerità…

Bloodiest > Bloodiest

Alla seconda uscita i Bloodiest partoriscono un lavoro che convince pienamente, dopo il debutto Descent, datato 2011, passato quasi in sordina e dimenticato in fretta. Il combo di Chicago si muove funambolescamente tra sapori post metal e sludge, alternando riff di tooliana memoria a sfuriate potenti che rimandano a Yob, Neurosis e Crowbar. Il tutto poi…

Explosions in the Sky > The Wilderness

È il 2016 e finalmente acclamiamo il ritorno degli Explosions in the Sky, usciti dal pantano dell’autocitazionismo e della mancanza di ispirazione. The Wilderness è il loro miglior disco dai tempi di The Earth is Not a Cold Dead Place, e in numerosi tratti – lasciateci sbilanciare – risulta anche migliore di quest’ultimo. La scena…

Deftones > Gore

  L’ottava fatica dei Deftones lascia sicuramente spiazzato chi si aspettava un album all’altezza di Koi No Yokan o almeno sulla sua falsariga. Diciamo da subito che Gore è un disco inferiore al precedente e che necessita di molti ascolti per rimanere impresso. Una volta superato lo smarrimento iniziale, Gore appare effettivamente un disco bellissimo,…