JawTrap > Hellscape

Nati e cresciuti nell’underground hardcore e punk danese, i JawTrap (mi raccomando, da non confondere con i tedeschi Trapjaw, che suonano dell’altro) pubblicano la loro prima fatica intitolata Hellscape. I Nostri sono dediti ad un grindcore del tutto particolare, con fortissime tinte hardcore e punk, e con pennellate di crust qua e la, ma soprattutto…

Osi And The Jupiter > Larvatus

Era difficile, difficilissimo bissare le vette di pathos raggiunte con Cedar and Sage: Riders of the Gallows Vol. 1. Sean Kratz con il suo progetto Osi And The Jupiter aveva toccato vette altissime con un (appalachian) folk delicato, poetico e commovente. Come un uroboro in musica il Nostro decide allora con il nuovo Larvatus di…

All Men Unto Me > Requiem

Abbiamo scoperto The Larvarium di recente, con l’album di Maud the Moth che abbiamo anche recensito su queste pagine, ed è proprio lì, iscrivendoci alla mailing list dell’etichetta, che abbiamo scovato All Men Unto Me, la nuova e più recente incarnazione di Rylan Gleave, poliedrico artista scozzese finora cimentatosi con la musica classica contemporanea, e…

Panopticon > Laurentian Blue

L’autore di questo scritto ha sempre ritenuto che la vera forza di Panopticon, al secolo Austin Lunn, risiedesse non tanto nella sua particolare interpretazione di black metal a stelle e strisce, quanto nel suo animo folk ben radicato nel tessuto statunitense. Un lavoro come The Scars of Man on the Once Nameless Wilderness, Part 2 è…

Dolven > In My Grave…Silence

I Dolven vengono dall’Oregon e fanno quello che loro stessi definiscono “acoustic doom”. L’etichetta ci ha un po’ incuriosito, ma di fatto il loro recente parto discografico, In My Grave…Silence, può tranquillamente essere ricondotto ad un’opera che veleggia placida a cavallo tra le correnti del folk acustico e lo slowcore. Le ritmiche lente del doom…

WOW > Rosa di Luce

Quando si parla di cantautorato italiano si tende – forse troppo spesso – a sottovalutarne impatto e importanza. E puntualmente, così facendo, si sbaglia. Nettamente. C’è una sorta di snobismo ideologico, che ci fa credere di poterci porre su di un piedistallo da cui guardare dall’alto in basso il cantautorato, forti di un’imprecisata nobiltà, che,…