(Season Of Mist)
1. God Among Insects
2. H.W.A.
3. Drugs, Thugs And Machetes
4.Todesnacht Von Stammhein
5. S.A.D.M.
6.Qasr Al – Nihaya
7.Aslimu!!!
Il nome del quinto pezzo di Tetragrammaton, “Svpreme Avantgarde Death Metal”, afferma chiaramente quale sia il genere suonato dai The Monolith Deathcult: un death metal ortodosso e al contempo futurista, privo di artifizi tecnici, seppur ben suonato e prodotto, e pregno di elementi non convenzionali all’interno della propria proposta.
Tra il serio ed il faceto, fra il cielo e la terra, lì stanno i The Monolith Deathcult: se i Laibach suonassero death metal, Tetragrammaton sarebbe il risultato, con le sue mille sfaccettature fra i Morbid Angel di Domination e l’elettronica totalitarista di WAT dell’ensemble sloveno, il tutto accompagnato da un sapore quasi circense proprio delle opere firmate da Devin Townsend. Qua e la aleggia lo spirito degli ultimi Crematory in una veste sicuramente meno gotica, mentre in un pezzo come “Drugs, Thugs and Machetes” domina un’influenza di cavaleriana memoria, all’insegna di un groove assassino che costringe allo scapocciamento più incondizionato. Altri nomi che possono venire alla mente durante l’ascolto sono i Septicflesh di Sumerian Daemons o i Fleshgod Apocalypse di Agony, ma il tutto è visto ed interpretato in maniera estremamente personale, in un’opera disomogenea eppure solida ed uniforme, una potentissima contraddizione come viene spesso recitato nel pezzo in chiusura dell’album, “The Almightiness Contraddiction”.
Sicuramente gli amanti del Metal più intransigente non ameranno questo dico contradditorio, semplicemente complesso, ma, per chi non disdegna la contaminazione selvaggia nel contesto di un genere come il death metal, questa è sicuramente una delle uscite dell’anno. Se siete fra questi, smettete di leggere e fate vostro questo Tetragrammaton; se così non fosse, invito comunque all’ascolto di questo colosso musicale, la carne al fuoco è veramente tanta, e sicuramente qualcosa di proprio gradimento può essere individuato. Forse gioverà in futuro al combo olandese una maggior ricerca della propria forma musicale, le citazioni di quanto già fatto in precedenza nel mondo metal sono veramente tante, ma il prodotto è ben confezionato, e le aspettative per il successore di Tetragrammaton sono delle migliori. Promossi a pieni voti.
8.0