(Matador Records, 2013)
1. Keep Your Eyes Peeled
2. I Sat By The Ocean
3. The Vampyre Of Time And Memory
4. If I Had A Tail
5. My God Is The Sun
6. Kalopsia
7. Fairweather Friends
8. Smooth Sailing
9. I Appear Missing
10. …Like Clockwork
Josh Homme è uno che la sa lunga: finita l’avventura con i Kyuss, è stato coinvolto in una marea di progetti più o meno stabili, tutti piuttosto sui generis, tutti marchiati dal suo inconfondibile tocco un po’ kitch un po’ retrò, devoto tanto alla vecchia scuola dei 70’s quanto alla vena alternative-indie americana, di cui a dire il vero è stato uno dei principali scopritori e promotori, anche e soprattutto in veste di produttore. Per il factotum Josh, comunque, i Queens Of The Stone Age hanno sempre rappresentato il gruppo più importante, la Sua band, a cui prima o dopo è sempre tornato per comporre nuova musica e presentarci la sua personalissima visione delle cose.
…Like Clockwork arriva a distanza di ben sei anni dal tiepido Era Vulgaris e ci presenta uno spaccato della vita del musicista americano alquanto particolare: pare infatti che molte delle canzoni siano state scritte in seguito ad un periodo di convalescenza affatto positivo ed anzi piuttosto deprimente, in un mood negativo che è facile riscontrare tra i solchi del nuovo album: lo stesso Homme lo ha definito “un commento audio ad un anno da pazzi”!! Abbastanza sorprendentemente, infatti, ci troviamo per la prima volta al cospetto di un disco dei QOTSA cupo ed offuscato, fuori dalle solite coordinate stilistiche a cui ci avevano abituati in passato. “Keep Your Eyes Peeled” ha un incedere spezzato e nervoso, perfetto per calarci nella atmosfera nebbiosa ed inquieta in cui sono state concepite le canzoni, mentre “I Sat By The Ocean”, travestita da canzonetta da spiaggia, pone dubbi esistenziali nelle liriche di difficile risposta. È chiaro da subito che dietro alla solita verve beffarda ed un po’ menefreghista che ha sempre contraddistinto la band e soprattutto il suo master mind, si celi stavolta qualcosa di più profondo e personale, e per l’occasione sono stati richiamati anche i vecchi amici del passato, come per appoggiarsi anche a loro in un momento particolarmente buio. Dave Grohl, amico di sempre di Homme, suona la batteria su diversi pezzi e perfino Nick Olivieri sembra voler prender parte alla rimpatriata prestando la sua voce su “If I Had A Tail” e l’emblematica “Fairweather Friends”, una delle più belle, a cui partecipano anche Mark Lanegan, Trent Reznor e sir Elton John al piano e alla voce! Tutti questi nomi però non traggano in inganno: le canzoni non vivono di luce riflessa per le stars coinvolte in veste di ospiti, ma dimostrano tutta la loro bellezza grazie soprattutto alla perfetta alchimia che Homme, Van Leeuwen ed i nuovi entrati Shuman e Fertita riescono a creare durante l’ascolto. Non importa se si evocano momenti simil-gotici in “The Vampyre Of Time And Memory”, o si cerca di ricordare i tempi che furono con “Smooth Sailing”, mix di rimasugli di carica sessuale e scatti di aggressività: la tristezza, la rabbia, e quella disillusa aura di gravità sono sempre dietro l’angolo, come dimostrano la già citata “If I Had A Tail” e “My God Is The Sun” e soprattutto “I Appear Missing”. “…Like Clockwork” come diverse altre, parte con un giro di piano lento e meditativo, su cui la voce del singer americano ci ricorda che non tutto quello che facciamo, necessariamente, debba tornare indietro, mentre dei sofferti violini ci portano all’epilogo di questa personale catarsi interiore. Paradossalmente, dopo anni di sollazzi e divertimenti, sembra che il dolore fisico e mentale provato in questo periodo dal loro frontman, abbia rappresentato la quadratura del cerchio per i Queens Of The Stone Age, che hanno dato vita alla loro opera più longeva e matura, in termini di songwriting e qualità. Se è vero che non conosci realmente una persona fino a che le cose non vanno male, ed esce fuori il suo lato peggiore, dobbiamo ammettere che nessuno conosceva davvero Josh Homme, e ora che abbia visto di cosa sia realmente capace, siamo pericolosamente attratti da questo suo nuovo, inquietante, lato oscuro.
8.0